Se ne va un altro pezzetto di Terni: sabato 31 agosto, dopo 40 anni, è l’ultimo giorno di attività per New Sinfony, lo storico negozio della Galleria del Corso punto di riferimento per gli amanti della musica. Stavolta però la crisi economica che sta impoverendo sempre di più il tessuto commerciale cittadino non c’entra, perché per i titolari è semplicemente arrivata la meritata ora della pensione.

«Non chiudiamo per il poco lavoro, anzi. Chiudiamo perché con l’attività di prevendita dei biglietti di spettacoli e concerti lavoriamo troppo e non ce la facciamo più, siamo stanchi» racconta la titolare Nicoletta Luzzi, che con il marito ha aperto il negozio nel 1984. «Volevamo mollare già a giugno, ma luglio e agosto sono mesi in cui si lavora molto, e le stesse agenzie ci hanno sconsigliato di farlo. Poi c’erano le vendite dei biglietti degli spettacoli dell’Anfiteatro, da anni lavoriamo con l’organizzazione e ci sembrava brutto lasciarla a piedi». È proprio la prevendita dei biglietti che negli ultimi anni ha permesso a New Sinfony di continuare la propria attività, dopo che il mercato di vinili, musicassette e cd è tramontato. «Fortunatamente siamo riusciti a reinventarci e a rimanere con le ossa sane fino ad adesso. Ora però, anche volendo, questo tipo di attività non è cedibile, perché le agenzie di biglietteria si affidano solo a rivenditori di fiducia».
Di certo, ad amplificare la sensazione di stanchezza è stata anche la situazione di abbandono in cui ormai vive la Galleria del Corso, che con la chiusura di New Sinfony rimarrà quasi completamente vuota. Ai proprietari dei locali ora il compito di affrontare la situazione, intanto Nicoletta e il marito sono pronti a godersi il riposo, consapevoli di aver portato in questi anni «tanta gioia a tante persone, ma anche a noi stessi».
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