Potere al Popolo e il Partito Comunista Italiano, insieme ai comitati, agli esponenti della società civile e del sindacalismo di base, parteciperanno alle prossime elezioni regionali umbre, «presentandosi come una forza innovativa e di rottura con il passato».
«Partecipare a questa tornata elettorale – spiega una nota – è un imperativo etico e morale: non possiamo lasciare la nostra Regione in mano ad una destra che è riuscita a fare peggio delle precedenti giunte di centrosinistra né accettare che sia chiamata ‘sinistra’ un’alleanza elitaria che da sempre difende gli interessi di poche lobbies piuttosto che il bene dei cittadini e delle cittadine».
«Ci presentiamo – spiegano Pap e Pci – come alternativa a quelle che di fatto sono due destre. In questo momento storico la democrazia è stata trasformata in democratura: nella formalità viviamo una democrazia ma nella sostanza i comportamenti dei politici si ispirano a un autoritarismo, dove la maggioranza dei cittadini e delle cittadine non viene rappresentata. Viviamo da anni nell’alternanza tra due schieramenti politici diversi solo nella facciata ma che da anni portano avanti le stesse politiche di austerità e taglio della spesa e dei servizi pubblici, di aumento delle spese militari e di asservimento alle politiche guerrafondaie della Nato, di smantellamento della sanità pubblica a vantaggio del profitto privato, di devastazione ambientale e di attacco ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutto questo ci fa pensare ad una ‘dittatura costituzionale’, per questo richiamiamo tutti e tutte alla resistenza che abbiamo voluto rappresentare con il nostro programma».
«Il programma è frutto di un lavoro condiviso da più di un anno e delle battaglie sul territorio nazionale e regionale che da sempre portiamo avanti. Siamo pronti e pronte a condividere il nostro progetto con tutte le forze della sinistra di classe e con il contributo di tutta la cittadinanza. Noi ci contraddistinguiamo proprio per questo: la partecipazione non è uno slogan elettorale ma l’elemento indispensabile per agire un cambiamento. La nostra è un’Umbria ‘resistente’: la nostra candidata, Martina Leonardi, promette di voler presentare ai cittadini e alle cittadine la possibilità concreta di un’Umbria diversa, inclusiva, che resiste e si oppone alla visione di una società basata su disuguaglianze sociali sempre più macroscopiche. Classe 1988, educatrice professionale e da sempre legata al movimento cooperativo umbro e impegnata nel sociale, la storia di Martina è una storia di lotta e di impegno tanto da essere annoverata tra le ‘donne che sfidano la tempesta’ di Myrta Merlino».
«Leggeranno il nostro programma e vi diranno che noi sogniamo e che la nostra è mera utopia, lasciategli credere che siamo gli unicorni della politica: lavoreremo per portare l’arcobaleno – afferma Leonardi -. Non siamo sognatori e le nostre idee non sono utopistiche: siamo semmai gli unici coi piedi per terra, che si impegnano tutti i giorni per costruire quella alternativa ormai necessaria e urgente a un sistema capitalista che tutti gli altri accettano come unica prospettiva futura, quando ormai è evidente a chiunque che questo sistema non sa produrre altro che crisi, guerra, sfruttamento, precarietà, devastazione ambientale e arricchimento di una esigua minoranza sulle spalle e sulla pelle della maggioranza».