Almeno quattordici casi di salmonella in quel di Bastia Umbra (Perugia) legati al cibo consumato a scuola. A riportare la notizia è ‘Il Messaggero-Umbria‘ con un articolo di Massimiliano Camilletti. Una situazione che si sarebbe verificata a seguito di una intossicazione alimentare avvenuta nel contesto di alcune mense scolastiche gestite da una cooperativa. Da qui l’attivazione della Usl Umbria 1 – ad inizio ottobre – e la chiusura di alcuni centri di cottura e punti di distribuzione nelle scuole, come deciso dall’autorità sanitaria. Come riferisce ‘Il Messaggero‘, le mense interessate sono state sospese ed è stata disposta la chiusura del centro cottura della scuola Pascoli e dei punti terminali di sporzionamento nelle scuole dell’infanzia e primarie di Costano, XXV Aprile, Borgo, Don Bosco e del nido San Lorenzo. Esclusi dalle chiusure il nido di via Pascoli e le scuole di Ospedalicchio. In attesa di capire quale sia il ceppo specifico di salmonella e di comprendere quale alimento o situazione abbia portato al focolaio, agli alunni vengono erogati pasti ‘al sacco’ preparati da strutture esterne al centro di cottura chiuso. Il sindaco di Bastia, Erigo Pecci, che giovedì in consiglio comunale ha aggiornato sulla situazione, ha assicurato che le famiglie e la cittadinanza verranno costantemente informati sull’evolversi della situazione.