di S.F.

Pressing su pressing e alla fine il sindaco Stefano Bandecchi ‘cede’. C’è un nuovo rinvio per la proposta di partenariato pubblico-privato sul tempio crematorio a Terni da oltre 4,6 milioni di euro di investimento: si torna in commissione per un altro passaggio sugli emendamenti, quindi al prossimo consiglio comunale è attesa l’approvazione del progetto di fattibilità e la dichiarazione di pubblico interesse. Con tanto di cenno di polemica sugli incarichi dirigienziali conferiti con l’articolo 110 del Tuel.
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Il progetto era tornato in commissione la scorsa settimana e tutto era pronto per l’approvazione nella seduta odierna a palazzo Spada. Succede invece che l’atto – su input di Valdimiro Orsini, il più esperto suil tema – va in giunta, riceve l’ok stamane stesso con gli emendamenti e poi, dopo la sospensione dei lavori sancita dalla presidente Sara Francescangeli, torna al centro dell’attenzione in consiglio. Bene, che succede? Cinzia Fabrizi (Misto) solleva i primi dubbi e tira in ballo il responsabile del procedimento a livello amministrativo: «Il dirigente Nannurelli ha dato il parere alle 11.04 in anticipo rispetto alla delibera di giunta delle 11.34. Ha il dono della preveggenza? D’altronde è stato nominato da voi». Il primo cittadino non ha lasciato scorrere: «Attendo le scuse. Ha insinuato che Nannurelli abbia qualcosa da condividere con me. Ci è diventato dirigente grazie all’intelligenza e non chissà con quale tipo di magia. Grazie alla professionalità e non a bei capelli. E non temo di uscire in manette da qua per questo emendamento che accetterò». Bandecchi in un primo momento voleva tirar dritto e votare subito senza passaggio in commissione. Andrà diversamente.
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Motivo? I numerosi ‘allarmi’ lanciati dalle minoranze: «Nessuno pensa – le parole di Orsini – che abbia nominato i dirigenti con il 110 perché suoi amici. Avrà fatto delle valutazioni ed è stata seguita una procedura con avviso interno. Nessuno ha messo in discussione nulla». Non è rimasto in silenzio Francesco Ferranti (FI): «Senza passaggio intermedio in commissione la procedura potrebbe essere impugnata. I dirigenti con il 110? Facoltà del sindaco, non mi stupisce che l’abbiano fatto con le figure scelte. Erano già Rup in tutto, gestiva – il riferimento a Nannurelli – gran parte delle progettualità. Un giusto percorso per premiare e far crescere le professionalità interne». D’accordo anche Emidio Gubbiotti del PD: «Sindaco, un nuovo passaggio in commissione è a sostegno dell’iniziativa. Può dare solidità all’iter, non è un problema di approvazione della proposta. Consentirebbe di mettere a riparo giunta e Comune da eventuali sviluppi successivi». Leggasi ricorsi al Tar. In linea anche Marco Cecconi (FdI): «Un momento di prudenza e consapevolezza», il suggerimento in merito al rinvuio in commissione.
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Bandecchi alla fine molla la presa, specie dopo aver ascoltato Orsini: «Bravo al sindaco, la realizzazione è molto sentita dai cittadini. Ma non mi convince – le parole del consigliere – l’iter amministrativo della delibera sugli emendamenti, ci sono tanti interessi sulla questione. Gli iter devono essere ineccepibili ed a prova adi eventuali ricorsi. La questione va approfondita in commissione e l’atto, in questo modo, tornerebbe tranquillamente in consiglio». Il sindaco acconsente: «Mi sono consultato con il segretario comunale e abbiamo deciso di accettare il ritorno in commissione per l’emendamento». Storia chiusa? Vedremo. Orlando Masselli (Misto) ha invece allertato Bandecchi su altro: «Le osservazioni di Orsini non sono state recepite dalla società che assumerà la qualità di proponente (Altair Funeral, ndr). Ha tagliato le royalties al Comune, questa è roba che va a gara e le impugnazioni farebbero perdere tempo». Saltato anche il via libera sul nuovo regolamento per il benessere e la tutela degli animali.