Nel polo chimico di Terni rinasce la storica Moplefan: l’azienda, che prende le mosse dalla reindustrializzazione della Treofan, si è presentata lunedì sera nel corso di un evento che si è tenuto al PalaTerni. A fare gli onori di casi il ceo del gruppo Moplefan, Michael Yanovsky, proprietario di Visopack, l’azienda polacca che dopo una lunga vertenza ha rilevato lo stabilimento specializzato nella produzione di film di polipropilene e ha poi deciso di restituirgli un nome che evoca il passato. L’obiettivo – dopo aver rimesso in funzione i macchinari – è ora di riconquistare il mercato. Anche se non mancano incognite e dubbi da parte di una fetta dei lavoratori, la speranza in questa fase è riposta nel futuro.
All’evento di lunedì sono intervenuti, oltre ovviamente a Yanovsky, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Michele Fioroni, quello comunale Sergio Cardinali e il liquidatore dell’ex Treofan Filippo Varazi. Il quale ha ricordato i punti salienti dell’operazione di ‘salvataggio’, a partire dalla prima indicazione che all’inizio della vertenza avevano dato gli indiani di Jindal: «Portare via tutti i macchinari e licenziare tutti. Ora – ha aggiunto – la fabbrica riparte grazie allo sforzo collettivo di tutti».
In tema di finanziamenti, «il supporto pubblico arriverà dal governo regionale e da quello centrale» ha promesso l’assessore Fioroni, rimarcando come il sito sia passato «dalla crisi a un progetto di sviluppo». «Ci hai aiutato molto all’inizio e siamo sicuri ci aiuterai in futuro», la fiducia di Yanovsky riposta in Fioroni. Ma è stato Varazi a stigmatizzare la poca presenza delle istituzioni all’evento. «Mi aspettavo una presenza diversa e mi aspettavo un supporto diverso, quello che era stato promesso. Ad oggi – ha detto – il supporto di carattere finanziario è solo quello di Visopack».