«Siamo stati tutti giovani, sappiamo cosa vuol dire, ce lo ricordiamo. Ma quello che siamo costretti a vedere e a vivere in largo Ottaviani, va ben oltre l’accettabile». La protesta arriva dal centro di Terni, da residenti della zona ‘calda’ – teatro anche di operazioni delle forze dell’ordine, oltre che di episodi di cronaca – compresa fra i portici di via Piero della Francesca, Porta Sant’Angelo e vico dell’Olmo.
«C’è tanto da dire – spiegano – e proviamo a mettere le cose ‘in fila’. Intanto gli episodi critici avvengono ogni sera ma il venerdì e il sabato la situazione è oggettivamente invivibile. Spesso arrivano due auto che, una volta aperti gli sportelli, iniziano a ‘sparare’ musica, come fosse una discoteca all’aperto, fino a notte fonda. E gli etsssi che arrivano con le auto, ‘smerciano’ alcolici, bottiglie, bicchieri e drink, a chi vuole bere. Pensiamo si facciano pure pagare ma di questo non siamo certi. E di minorenni comunque in zona ce ne sono tanti, che bevono e non solo».
Lo spaccio è un altro tema noto: «La droga gira, ce lo dicono spesso anche i nostri figli, con ‘sentinelle’ lungo la passerella che conduce in vico dell’Olmo e uno spaccio che si estende fino al buio del parco Ciaurro». E poi «partite di calcio improvvisate ad ogni orario della notte, compleanni festeggiati alla mezzanotte con petardi, razzi e fuochi d’artificio, schiamazzi, rifiuti ovunque che sono evidenti a tutti non appena fa giorno».
Poi ci sono le risse, piuttosto frequenti e alcune delle quali decisamente brutali e con consgeuenze fisiche per i coinvolti. «Le forze dell’ordine a volte passano, altre sono più presenti, altre volte ancora non riescono a passare perché hanno altri interventi in atto. Sarebbe logico un presidio costante, fisso, nel weekend. Ma in ogni caso – osserva un residente – siccome le persone che creano problemi, più o meno si sa chi sono e non sono molte, perché non si interviene in modo deciso? Questo angolo di centro è in balìa di chi ne dispone a proprio piacimento. E a noi ci ‘tartassano’ con le multe appena mettiamo l’auto fuori posto…».