Dopo una visita al cimitero-museo delle mummie di Precetto, a Ferentillo, è immancabile varcare la chiesa superiore di Santo Stefano per godere della visione dello scenografico presepe affrescato sul nicchione laterale all’altare. In una tabella in stucco posta a capo dell’arco è scritto: ‘Divo Joseph’ e – osserva lo storico locale Carlo Favetti – «l’affresco necessità di un restauro urgente»
«Sul pilastro laterale, sotto il dipinto di San Sebastiano – prosegue – si legge in una tabella dipinta: ‘SACELLVM DIVRE MARIAE ANNUNTIATAE DICATVM DONNVS AGABITVS VICTORIE IVS PATRONATVS SVMTIBUS PROPRIAS COSTITUIT AC PINGI CURAVIT VII CAL NOVEMBRIS MDLVIIII’. La cappella dedicata alla Vergine Maria donata da Agabitus Victorii, sotto l’egida del suo patronato, fu eretta a sue spese il 7 novembre 1559».
«Il dipinto – spiega Favetti – raffigura diverse scene della nascita di Gesù e fu eseguito dal pittore Pierino Cesarei che lo realizzò nel 1559. L’opera è assai affine all’Incoronazione della Vergine realizzato presso la chiesa del paese di Caso. Qui nel presepe di Precetto, sullo sfondo, una grande pianura con villaggi sparsi che fa da contorno alla carovana dei magi. Nel sottarco, tra nuvole e teste cherubiche, angeli cantoni che reggono il cartiglio del gloria. Alla destra l’annuncio ai pastori addormentati su una collinetta; in primo piano la capanna con il bue e l’asino; al centro la Vergine Maria in ginocchio, mani giunte, adora il Bambino Gesù nudo adagiato sulla paglia. San Giuseppe è appartato, come fosse estraneo al mistero divino; un gruppo di pastori a destra in ginocchio portano doni».
«L’affresco – aggiunge Carlo Favetti – risente molto dello stile del Pintoricchio, ma anche da suggestione derivate all’artista dalla pittura tosco-romana, come il dipinto del presepe realizzato da Giovanni da Spoleto e Vincenzo Tamagni alla parrocchiale di Santa Maria Assunta di Arrone. Del Cesarei, anche il San Sebastiano e il Battista sui pilastri del presbiterio. Pierino Cesarei nasce a Perugia nel 1530, nel 1577 entra nella corporazione dei pittori di Perugia nella quale fu nominato tre volte Camerlengo. Al Cesarei – conclude lo storico ferentillese – sono attribuiti alcuni dipinti a Cascia alla chiesa di Santa Caterina a Sambucheto di Ferentillo e presso la Collegiata di Matterella».