di Giovanni Cardarello
È stata presentata la 35° edizione dell’indagine sulla “Qualità della vita” de Il Sole 24 Ore. Un’indagine lanciata nel lontano 1990 per misurare i livelli di benessere nei territori italiani. I risultati sono presenti sull’edizione oggi in edicola del quotidiano.
Il primo dato che emerge con nettezza è la vittoria della provincia di Bergamo, mai premiata prima d’ora nella classifica generale, ma già incoronata regina dell’indice di sportività 2024. La provincia orobica aveva già scalato diverse posizioni nel 2023 e quest’anno ha scalzato habitué del podio come Trento, al secondo posto, e Bolzano, al terzo. All’ultimo posto troviamo Reggio Calabria, maglia nera di una classifica che vede le ultime 25 posizioni tutte occupate da province del Mezzogiorno.
L’indagine fotografa il benessere nelle province italiane con 90 indicatori divisi in sei categorie: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero.
La top 10 della classifica è lo specchio di un Paese in cui le grandi città cominciano a manifestare diverse fragilità: l’unica presente è Bologna, al nono posto, in calo di sei posizioni rispetto all’edizione 2023. Per il resto, trionfano le medie province: Monza e Brianza (quarto posto), seguita da Cremona e Udine, vincitrice lo scorso anno, Verona e Vicenza. A chiudere, dopo Bologna, è Ascoli Piceno.
In questo contesto da segnalare il miglioramento della qualità della vita a Perugia e a Terni. Il capoluogo umbro si trova in 40° posizione, scalando la classifica di nove posti rispetto al 2023. Terni fa un balzo in alto di quattordici posizioni ed è 48°.
Per quanto riguarda Perugia, la performance migliore si registra per la qualità della vita delle donne, un indice sintetico su dieci parametri (terza nella classifica generale), mentre la performance peggiore riguarda il tasso di infortuni sul lavoro mortali e con inabilità permanente per 10 mila occupati (102° in classifica). Il capoluogo scala dieci posizioni nel settore della giustizia e sicurezza e nove in quello della cultura e tempo libero, mentre peggiora la sua performance nel settore ambiente e servizi (meno 12) e affari e lavoro (meno 8).
La performance migliore di Terni riguarda le startup innovative ogni mille società di capitale (quarta in classifica), mentre la performance peggiore riguarda il quoziente di mortalità standardizzato per 10 mila abitanti (102° posizione in Italia). Terni migliora in giustizia e sicurezza (più 19) e cultura e tempo libero (più 26), mentre peggiora nel settore affari e lavoro (meno 10).