Sarebbe ad un passo – e l’ufficialità potrebbe arrivare entro Natale – la cessione della Cassa di Risparmio di Orvieto, messa in vendita da MedioCredito Centrale-Banca del Mezzogiorno Spa che detiene l’85,32% del capitale.
In pole position, a un passo dall’acquisto – manca solo l’ufficialità , appunto – ci sarebbe la Banca del Fucino, storico istituto di credito romano che nei mesi scorsi ha visto l’ingresso nel proprio capitale di Francesco Gaetano Caltagirone, il cui cda è presieduto da Mauro Masi e il cui è amministratore delegato è Francesco Maiolini.
Banca del Fucino che avrebbe superato la concorrenza di Banco Desio nell’acquisto della Cassa orvietana, che conta numeri interessanti e 21 filiali fra Umbria, Lazio e Toscana.
In un comunicato stampoa, MedioCredito Centrale fa sapere che «il consiglio di amministrazione, dopo un’attenta valutazione delle offerte ricevute da operatori di rilievo nel settore all’esito di un processo competitivo, ha deciso di concedere a Banca del Fucino Spa un breve periodo di esclusiva per negoziare i principali termini e condizioni della potenziale cessione della propria partecipazione dell’85,3% in Cassa di Risparmio di Orvieto Spa». MCC spiega che «la proposta presentata da Banca del Fucino si è distinta per i contenuti sia economici e finanziari sia industriali, risultando quella che, nel realizzare il miglior risultato per MCC e Invitalia, consente il rafforzamento del tessuto economico nei territori di riferimento, mantenendo l’autonomia di CRO sul territorio nel rispetto della sua vocazione e della sua storia e la salvaguardia dei livelli occupazionali per gli attuali dipendenti di CRO. MCC e Banca del Fucino – conclude la nota – collaboreranno nei prossimi giorni per definire i dettagli dell’intesa, con l’obiettivo di sottoscrivere gli accordi di compravendita entro gennaio 2025 e concludere l’operazione, previo ottenimento delle autorizzazioni normative e statutarie, entro il primo semestre del 2025».