«È stato un lungo viaggio in Marocco per aiutare il prossimo»: così chef Umberto Trotti dell’Osteria del Trap di Ferentillo (Terni) riassume in poche parole la sua recente esperienza in Africa, organizzata in collaborazione con le autorità locali per una missione di solidarietà . Insieme a lui, tutta la famiglia e un caro amico: Mauro Ferretti. Insieme hanno colto l’occasione per donare ai bimbi della città di Ben Guerir, t-shirt, dolcetti fatti dalla pasticcera Fjorda – moglie di Umberto – e gli immancabili gnocchetti del Trap.
«Abbiamo portato la nostra cucina italiana – spiega Umberto Trotti -, preparando gnocchetti fatti a mano con polpette di carne. È stata un’emozione davvero indimenticabile e bellissima, purtroppo vissuta solo per un giorno, ma abbiamo dato tanto, tantissimo. È stata una giornata di sole, allegria, felicità e, soprattutto, speranza per tutti quei bambini che vivono lì. Le persone che si occupano di loro sono straordinarie. Si accontentano di qualsiasi piccola cosa e basta dire loro quanto siano belli per farli sorridere».
Un racconto che prosegue, descrivendo la particolare cucina marocchina e i tanti prodotti locali del mercato cittadino: «Poi siamo andati in altre città dove ci siamo divertiti molto, emozionandoci per i tanti colori e il cibo, davvero particolare ma buonissimo. Spero un giorno di poter portare la mia cucina italiana in altre città del Marocco. Voglio ringraziare tutte le persone che abbiamo incontrato, che sono state veramente squisite, e lo Stato marocchino per averci dato l’opportunità di fare ciò che abbiamo fatto».
Conclude così il racconto lo Chef: «Siamo arrivati con tanta gioia e sorrisi, ma siamo andati via con le lacrime agli occhi, vedendo questi ragazzi che non volevano che noi ce ne andassimo. Volevano addirittura che dormissimo con loro. I miei figli hanno fatto amicizia con questi ragazzi e sono felice che anche loro abbiano apprezzato quello che abbiamo fatto, sperando in un mondo migliore, dove tutti noi possiamo fare ciò che serve. Un ringraziamento speciale va anche a Soukaina, la nostra dipendente marocchina dell’Osteria del Trap, che ci ha aiutato tantissimo in questo viaggio».