Ancora disordini all’interno del carcere Capanne di Perugia, dove un detenuto di circa 35 anni di nazionalità magrebina, probabilmente non sopportando più la restrizione detentiva, si è cosparso di olio dandosi fuoco nella propria cella, nel reparto circondariale. Solo grazie al tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari in servizio è stato evitato il peggio.
L’uomo, a causa delle forti e gravi ustioni di 2° grado su buona parte del proprio corpo, è stato trasportato al Centro gravi ustionati di Roma. A darne notizia è Angelo Romagnoli, della segreteria regionale Uilpa, secondo cui «questo nuovo e grave evento critico rispecchia ancora una volta la grave situazione che stanno vivendo le donne e gli uomini in divisa della polizia penitenziaria di Perugia», che «devono fronteggiare continuamente questi eventi estremi messi in atto da soggetti psichiatrici senza ricevere la giusta formazione professionale».
Romagnoli rimarca inoltre la «grave, anzi gravissima e cronica carenza di organico che ricopre l’istituto perugino, a causa della quale i poliziotti sono obbligati a svolgere turni massacranti anche di 16 ore consecutive senza la giusta remunerazione, a causa dei pochi fondi assegnati al provveditorato regionale».