Si chiama ‘Anche se non sto gridando’, è un progetto letterario nato in Umbria ed è un romanzo-viaggio attraverso sei grandi tematiche legate alla violenza. Ovvero il non amore e l’illusione del possesso, i corpi come campi di battaglia, le attenzioni che diventano abuso e prigionia, il dramma delle spose bambine, la ferocia del web e lo stupro come negazione estrema del consenso. Sarà in pubblicazione dall’8 marzo.
Si tratta di un’opera – curato dalla scrittrice Cinzia Proietti – per raccontare la violenza in tutte le sue forme e ad annunciarne la pubblicazione è Dalia Edizioni. «Il progetto ha coinvolto dodici autori e autrici di talento, dando vita a un’opera collettiva di forte impatto, che sta già suscitando interesse a livello nazionale. Il libro sarà disponibile in libreria e negli store online dall’8 marzo 2025, una data simbolica scelta per sottolineare l’importanza di dare voce a chi spesso non viene ascoltato», viene sottolineato.
La narrazione si sviluppa come un’opera teatrale: dodici scrittori e scrittrici salgono sul proscenio, a coppie, per raccontare la violenza nelle sue molteplici forme, da diversi punti di vista. Sei voci femminili e sei maschili illuminano gli angoli più oscuri di una realtà che troppo spesso preferiamo non vedere. Protagonisti Cettina Caliò, Giovanni Dozzini, Patrizia D’Antonio, Gabriele Giuliani, Alessandra D’Egidio, Luigi Romolo Carrino, Patrizia Fortunati, Diego Zilio, Marta Carlini, Leonardo Taverni, Sara Durantini e Davide Ricchiuti. «Tra questi, quasi la metà sono umbri, a testimonianza del forte legame del progetto con il territorio». Prevendita dal 3 marzo sul sito di Dalia Edizioni.