di Gianni Giardinieri
Primo impegno di un trittico niente male quello che affronterà la Ternana sabato 8 marzo contro il Rimini ore 15 stadio ‘Romeo Neri’). Successivamente, nel turno infrasettimanale di martedì 12 marzo, Sestri Levante in casa e poi ancora trasferta in quel di Ferrara, contro la Spal (lunedì 17 marzo). Due partite fuori dalle mura amiche ed una in casa, per delineare forse in maniera decisiva quello che sarà il finale di campionato delle Fere. Come di consueto, di seguito, le dichiarazioni del mister rossoverde Ignazio Abate alla vigilia del match.
Quale approccio per domani?
«Incontriamo una squadra difficile da affrontare perché hanno molta gamba e sono intensi. Giocheremo su un campo sintetico ed inoltre loro hanno la terza difesa del campionato. Dovremo cercare di non andare sotto perché recentemente ci capita troppo spesso. La vittoria non potrà non passare da una grande fase difensiva, avendo voglia di recuperare palla con veemenza e aggressività».
All’andata arrivò un pareggio
«Domani dovremo faticare a recuperare palla. Se difenderemo bene, attaccheremo meglio. Incontriamo una squadra in salute che è anche in finale di Coppa Italia. Ormai a 9 giornate dalla fine il margine si è ridotto e non dovremo sbagliare niente».
Vigilia di un trittico di partite
«Sono tre partite molto importanti che ci diranno chi farà parte del rush finale. La più importante è quella di domani e voglio tutti sul pezzo».
Come si è svolta la rifinitura?
«I ragazzi hanno fatto un’ottima settimana e li ho visti impegnarsi molto. Mi aspetto domani una risposta con la rabbia giusta. Sul loro campo sintetico sarà necessario fare corse forti, di pressione, e dovremo essere al massimo delle nostre potenzialità».
Domani Aloi e Vallocchia. Ci dice chi gioca?
«Assolutamente no. Chi scenderà in campo sono sicuro che farà comunque una grande partita. La rosa mi permette di fare determinate scelte e ci vorrà il contributo di tutti».
Imbarazzo nelle scelte dei titolari con una rosa così profonda. Il lavoro di un tecnico spesso è sottovaluto nel compattare il gruppo.
«Ho sempre detto che vincerà il gruppo più forte e non la squadra più forte. La stagione di una squadra può svoltare da un momento all’altro e dentro la mia testa ho sempre detto che non ho undici titolari. CI sono giocatori che più di altri possono impattare meglio l’inizio del match e queste cose vanno considerate. Chi è con noi da gennaio sta arrivando a questo tipo di mentalità. Un esempio di impegno è Curcio che quest’anno corre tanto e si impegna, malgrado la sua età, anche in fase difensiva. E’ un esempio di come si possa sempre migliorare».
Anche stavolta giocherà prima l’Entella. Un problema?
«Il calendario dice questo e non dobbiamo piangerci addosso. Non dobbiamo fare calcoli e poi l’infrasettimanale e la partita con la Spal sarà in contemporanea con l’Entella».
Romeo a che punto è con il recupero dall’infortunio?
«Credo che dopo Ferrara, se tutto andrà bene, potrà cominciare ad allenarsi con la squadra. Ora sta aumentando i carichi di lavoro, in termini di intensità e forza».