Il Festival di editoria e giornalismo emergente (Fege), un evento di riferimento nel panorama culturale italiano, è giunto alla sua settima edizione. Quest’anno, grazie alla collaborazione tra Sauro Pellerucci, presidente di Fege di ‘Io sono una persona per bene’ e lo storytailor Piero Muscari, il festival si svolgerà a Terni, al PalaSì, dal 27 al 30 marzo.
Il Festival di editoria e giornalismo emergente nasce allo scopo di valorizzare le nuove voci e i professionisti del mondo dell’informazione, dell’editoria e della cultura, creando uno spazio aperto a studenti, istituzioni, associazioni, cittadini e turisti. Un’occasione per promuovere dialogo, narrazioni innovative e un modello di comunicazione positiva che favorisca la crescita culturale del Paese, contrastando linguaggi violenti e fake news. Quest’anno il Festival prevede un ricco programma di lectiones magistrale, laboratori e talk, che arricchirà lo scenario culturale della città di Terni nell’ultimo weekend di marzo con nomi come Rosamaria Aquino, Davide Giacalone e Nicola Gratteri. Fege culminerà con la premiazione di tre giornalisti emergenti delle regioni Calabria e Umbria, e con il conferimento del Premio Oliviero Beha ad Aldo Cazzullo, editorialista del Corriere della Sera e autore di bestseller, Piero Marrazzo giornalista ed ex Presidente della Regione Lazio, e Massimo Giletti, conduttore televisivo e volto noto del giornalismo d’inchiesta.
«Finalmente, dopo sette anni, ho avuto l’opportunità di incontrare Sauro Pellerucci, un imprenditore illuminato che ha scelto di dare una casa a Fege – evidenzia Piero Muscari – abbracciando con passione la nostra causa. La sua visione, fondata sui principi di impresa etica, si integra con un forte senso di responsabilità sociale finalizzato a produrre un impatto positivo sul territorio. Da qui la sua idea di trasformare Terni in un polo culturale di riferimento per l’Umbria, capace di attrarre e ispirare nuove narrazioni e nuovi linguaggi».
Fege, per Sauro Pellerucci, «è un evento destinato a diventare un volàno di sviluppo per la città di Terni, una chiave di volta per l’attrazione di professionalità e personalità culturali. Per questo abbiamo scelto di coinvolgere come location del festival, insieme al PalaSì, la biblioteca comunale di Terni, luogo simbolico di conoscenza e condivisione per la comunità che ospiterà gli studenti nelle mattinate del 27, 28 e 29 marzo. Crediamo fermamente nell’importanza di promuovere nuovi linguaggi e di diffondere, soprattutto tra i giovani e nell’intera comunità, un modello di comunicazione positiva basata sul dialogo e sul confronto costruttivo. Solo attraverso una narrazione consapevole e aperta possiamo costruire un futuro in cui l’informazione sia un autentico strumento di crescita e coesione cittadina».