Un lunedì dedicato al nuovo ospedale di Terni, fra consiglio comunale, conferenza stampa del comitato per la difesa dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, la presenza al nosocomio della presidente della Regione Stefania Proietti e interventi politici, come quello del Movimento 5 Stelle. Un tourbillon che, almeno oggi – e il M5s ha assicurato che ciò avverrà presto, già martedì – non ha chiarito il quadro del futuro ‘Santa Maria’ o ciò che sarà.
Partiamo dalla Proietti, che all’inaugurazione del nuovo reparto di endoscopia digestiva del ‘Santa Maria’ e della nuova rete regionale di gastroenterologia ed endoscopia, è stata a dir poco abbottonata, quasi titubante (al di là del lapsus ‘Todi’ invece che ‘Terni’), di certo più che in passato e più dei contenuti politici emersi pochi giorni fa durante la terza commissione regionale, che tornerà a riunirsi a stretto giro.
Vero è che a Terni il dibattito è ancora a ‘carissimo amico’, come si dice in gergo. Sospeso fra la realizzazione di un ospedale ex novo, ad esempio a Maratta e qui la Fondazione Carit gioca a carte scoperte con due delibere e la disponibilità a mettere sul piatto, a spese proprie, il terreno e la progettazione. Soluzione seccamene rigettata dal comitato che vede fra i propri esponenti l’ex dg del ‘Santa Maria’ Gianni Giovannini e l’ex assessore regionale Federico Di Bartolo. Una nuova edificazione a Colle Obito (il consiglio comunale, con il voto di Alternativa Popolare, ha sancito che lì deve restare la struttura sanitaria per eccellenza del territorio). Un restyling sostanziale dell’esistente, con il tema fondi sempre sospeso fra Inail, risorse esclusivamente pubbliche, project financing. E mentre il territorio non trova la ‘quadra’, non ci si deve stupire se la Regione – che ha anche la partita Narni-Amelia da gestire – resti alla finestra.
Intanto, sempre dal consiglio comunale di Terni, è partito – con voto unanime (anche il Pd) e due astensioni – l’invito alla Proietti, che verrà poi formalizzato, a partecipare alla commissione consiliare e al consiglio che saranno dedicati al nuovo ospedale di Terni. Lei, a parole, si è detta disponibile. Chissà se Terni città ci arriverà con una proposta unitaria, o ampiamente condivisa, da sostenere.
Sul tema, come accennato, il Movimento 5 Stelle di Terni – dopo la ‘trasferta’ ternana di Stefania Proietti – prova a rimettere ordine dal proprio punto di vista: «La Regione Umbria sta esaminando tutte le opzioni plausibili affinché si possa veramente gettare la prima pietra, e non solo parole al vento come ama fare il sindaco Bandecchi pensando più alla sua clinica che all’ospedale. La presidente Proietti e la giunta, anche attraverso la terza commissione presieduta da Luca Simonetti – spiega il M5S – stanno lavorando costantemente per offrire a Terni un nuovo ospedale. La nuova maggioranza in Regione, seppur insediata da pochi mesi, sta affrontando la questione da subito e già domani (martedì, ndR) avremo una posizione chiara su dove verrà costruito il nuovo ospedale, in quali tempi e con costi definiti, integrandolo con quello di Narni-Amelia che costituirà il primo stralcio di quello di Terni». Altro concetto – il ‘Narni-Amelia’ come primo stralcio dell’ospedale di Terni, sostenuto in commissione dall’assessore regionale Francesco De Rebotti e qui ripreso dai 5 Stelle – che a Terni non è andato giù a diversi soggetti politici. Trasversalmente.