di Giovanni Cardarello
«I derby non si giocano, si vincono», la vecchia e abusatissima massima di Nereo Rocco, rivisitata in diecimila salse, vale sempre. Vale ancora di più oggi che il derby dell’Umbria, ‘LA’ partita per eccellenza a queste latitudini arriva a sei turni dal termine del campionato.
Sei turni che diranno quale destino attende Fere e Grifoni, quali prospettive ci saranno tra la corsa alla promozione diretta, il rischio della lotteria dei playoff (per i rossoverdi) e le rinnovate ambizioni di classifica (per i biancorossi).
Sei turni da giocare tutti d’un fiato e il cui conto alla rovescia parte, per l’appunto, con il derby in programma domenica 23 marzo alle 15 al Liberto Liberati (forse davvero l’ultimo che si gioca nella struttura attuale), con i padroni di casa letteralmente obbligati a vincerlo per non perdere contatto dalla capolista Entella e ospiti che potrebbero cantare vittoria anche inchiodando la Ternana ad un pari.
Ma al netto di questo scenario come ci arriva il Perugia di Cangelosi al derby? In primo luogo, ci arriva senza pubblico. Le pessime performance degli ultras tra casa e trasferta degli ultimi dodici mesi sono costate il divieto di trasferta per le ultime giornate del girone B della serie C.
Ma questo forse è l’unico dato negativo perché per il resto il Perugia arriva al derby in serie positiva, con 3 vittorie e un pareggio negli ultimi quattro turni, con il recupero completo della rosa, con soli due punti (1 se il Rimini vince la Coppa Italia di categoria) dai playoff, con rinnovate certezze tecniche, con un tecnico che naviga con sicurezza nel mare della terza serie e soprattutto con la testa libera.
Tanti elementi positivi come non ce ne sono da mesi, talmente tanti da far sperare a tifosi e appassionati nello sgambetto. A livello tattico poco da aggiungere. Il Perugia si presenterà al Liberati con la migliore formazione possibile e con il modulo che più di tutti ha reso in positivi in questo periodo.
Ipotizzando gli 11 in campo si può immaginare Gemello a difesa della porta, difesa a tre con Amoran, Angella e Dell’Orco, centrocampo robusto e aggressivo con Joselito a dirigere l’orchestra affiancato da Giunti e Torrasi (ma occhio a Broh) più Mezzoni e Giraudo a spingere sugli esterni e a sostenere, in doppia fase, sia la difesa che la mediana. In avanti Montevago (a digiuno da dicembre e voglioso di tornare al gol) e Matos con Marconi, Kanoute e Seghetti pronti a dare il loro contributo a partita iniziata.
Calcio d’inizio alle ore 15:00 arbitra Andrea Calzavara della sezione di Varese. Gli assistenti del direttore di gara lombardo saranno Manuel Marchese della sezione di Pavia e Matteo Taverna della sezione di Bergamo mentre il IV Ufficiale Samuele Andreano della sezione di Prato.