di Giovanni Cardarello
Ad una settimana dal decisivo incontro presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il luogo preposto a vagliare la riclassificazione, e copertura, del Fondo di dotazione e l’eventuale commissariamento della sanità della Regione Umbria, sale – altissimo – il livello dello scontro politico. E non era difficile immaginarlo. Troppo distanti le posizioni, troppo acceso lo scontro, troppo recente la contesa elettorale. Quanto accaduto nella giornata di martedì è indicativo e paradigmatico della situazione. Proviamo a riassumerlo.
Si è partiti, di buon mattino, nell’aula di palazzo Cesaroni con la maggioranza che ha respinto una mozione urgente firmata dalla consigliera di Forza Italia Laura Pernazza, dove veniva chiesto di sospendere l’iter legislativo della manovra di bilancio volta a coprire il ‘buco’ della sanità. Lo scontro è andato avanti con la diatriba tra la capogruppo di Fratelli d’Italia, Eleonora Pace, e la presidente della Regione Stefania Proietti. Confronto che è ruotato intorno alla trattazione delle interrogazioni a risposta immediata.
Contesto dove l’esponente di FdI ha illustrato l’atto sottoscritto da tutti gli altri sette consiglieri dell’opposizione. Atto con il quale ha chiesto alla presidente ‘aggiornamenti circa il piano di abbattimento delle liste d’attesa’. «I famosi cento giorni sono passati» ha detto Pace in Aula, «ma rispetto alle liste di attesa, parafrasando un famoso film, mi pare di vedere una ‘presidente nel pallone’».
Incalzando poi: «Vorremmo sapere a che punto è il piano di abbattimento delle liste di attesa; vorremmo chiarimenti su quante di queste 36.600 prestazioni aggiuntive sono state affidate a strutture private, quindi a quelle pubbliche ed i rispettivi costi. Soprattutto chiediamo quali atti amministrativi sono stati adottati per formalizzare tale impegno. Vorremmo anche capire come il sistema sanitario pubblico possa farsi carico di un ulteriore 85% di prestazioni, concludendo lo smaltimento entro la fine del mese di aprile 2025».
Lunga e articolata la risposta di Proietti, riassumibile nel fatto che «in campagna elettorale dicemmo di garantire in tre mesi lo smaltimento delle liste di attesa di quei 45 mila percorsi aperti, conteggiati nell’agosto 2024. Il riscontro è nelle persone e questo lo cominciamo ad avere grazie soprattutto ai nostri professionisti». Non soddisfatta della risposta Pace e tutti gli altri esponenti dell’opposizione hanno preso una decisione importante: occupare l’aula del Consiglio regionale. E nel farlo hanno affidato alla stampa una nota dove ne spiegano le ragioni. Tre i motivi fondamentali dell’azione.
In primo luogo, la «mancanza del report che la giunta Proietti avrebbe commissionato a una società privata sui conti della sanità, pagato con i soldi pubblici, e sulla base del quale sono state aumentate le tasse, Irpef, Irap e bollo auto, colpendo le tasche dei cittadini umbri per circa 500 euro». In secondo luogo che «l’aumento delle tasse sia stato deciso sulla base di un documento che nemmeno la presidente Proietti ha dichiarato di possedere, ma che verrà fornito dalla società incaricata solo il 30 aprile». E infine che «la giunta cerca di spiegare questa manovra fiscale con la minaccia di un provvedimento che, però, nessun ente preposto ha mai evocato».
Di tutt’altro avviso la maggioranza che, nell’annunciare una conferenza stampa della presidente Proietti per mercoledì 26, definisce l’occupazione dell’aula «un tentativo molto teatrale di spostare l’attenzione dal cuore del problema». Spiegando che con «l’annunciata presentazione della ‘due diligence’, condotta da un ente terzo sui conti disastrati della nostra sanità, si esauriscono gli argomenti di un’opposizione che sa di avere gravissime responsabilità sull’enorme disavanzo prodotto nel corso di cinque anni di governo, disavanzo che oggi mette l’Umbria con le spalle al muro». Tutti temi e confronti che, come accennato, avranno nel tavolo di martedì 1° aprile al Mef la risposta decisiva. Nel frattempo sono attesi altri colpi di scena a partire dalla conferenza stampa di mercole mattina a palazzo Donini.
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