Ha destato profondo dolore nella comunità orvietana – e non solo – la scomparsa di Umberto Rosito, l’operaio 38enne originario di Corato (Bari), residente da tempo ad Orvieto, che ha perso la vita martedì mattina lungo l’autostrada A1, poco oltre il casello di Orvieto in direzione Firenze, travolto da un mezzo pesante condotto da un 34enne della Tunisia e residente in Toscana. Erano le 7.30 circa e l’operaio aveva iniziato, insieme ai colleghi, a posizionare il cantiere per procedere ad alcuni interventi di manutenzione, quando l’autoarticolato – che trasportava alimenti – lo ha colpito senza lasciargli scampo.
L’intera comunità orvietana, in queste ore, si è stretta attorno alla moglie Mariangela e alla figlia Giulia, di appena tre anni, per portare tutta la propria vicinanza in un momento così difficile e doloroso. Cordoglio che è stato espresso anche dal sindaco Roberta Tardani: «La nostra comunità – scrive – è stata colpita da una tragedia che ci lascia senza parole. La perdita di un giovane padre di famiglia, impegnato come tutti i giorni sul luogo di lavoro, è un dolore enorme. A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera città, voglio esprimere il più sincero cordoglio ai familiari, ai colleghi e agli amici».
Intanto l’autorità giudiziaria di Terni, nella persona del pm Raffaele Pesiri, non ha inteso disporre l’esame autoptico sulla salma del 38enne, mettendola a disposizione dei familiari per il rito funebre che sarà celebrato venerdì 28 marzo, alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Sferracavallo.
A1: travolto da un tir. Muore operaio 38enne padre di famiglia