di S.F.
Un’operazione definita di «straordinaria amministrazione» che, pur essendo solo ad aprile, si presenta già tra le più complesse dell’intero 2025. Utile a definire un’annosa questione che si protrae da anni con il coinvolgimento – in particolar modo – del Comune di Terni, di Atc Servizi, Atc Parcheggi srl in liquidazione e Terni Reti: la vicenda è quella del parcheggio Rinascita-San Francesco e del trasferimento della proprietà superficiaria. Per palazzo Spada comporta un esbordo da un bel po’ di milioni di euro.
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La storia è nota e molto articolata, a tal punto da avere tre dirigenti responsabili dei procedimenti per i vari aspetti patrimoniali (Federico Nannurelli), tributari (Claudio Carbone), societari e finanziari (Grazia Marcucci). Tuttavia alla base di tutto c’è un punto di partenza: già da diversi anni – precedenti amministrazioni – era stata stabilita l’acquisizione della proprietà superficiaria del parcheggio da parte di Terni Reti, con trasferimento da Atc Parcheggi srl. Peccato che non si sia ancora perfezionata per varie problematiche, anche di natura legale tra ricorsi e controricorsi.
TERNI RETI E LA POTENZIALE CARENZA DI LIQUIDITA’ DAL SECONDO SEMESTRE 2025
SETTEMBRE 2022, LA LIQUIDAZIONE DI ATC E IL NUOVO CORSO DELLA GESTIONE

Dunque si fa l’operazione straordinaria perché, in sostanza, tale acquisizione «continua a costituire un obiettivo strategico» di Terni Reti. Nonostante siano trascorsi – era il 29 novembre del 2019 – oltre cinque anni dalla delibera di giunta per il perfezionamento dei passaggi di proprietà attraverso un accordo integrativo. Nel 2022 fu formalizzata la stima per le varie operazioni: al 31 maggio 2022 fa il valore commerciale del compendio immobiliare era quantificato in 4,4 milioni di euro. Da non dimenticare in tutto ciò un passaggio fondamentale del 2015, quando l’allora consiglio comunale deliberò la messa in liquidazione di Act Servizi Spa e la controllata al 100% Atc Parcheggi srl. Con revoca dell’affidamento della gestione dell’aviosuperficie e dei parcheggi di superficie.
IL PIANO INDUSTRIALE 2022/2024 DI TERNI RETI – DOCUMENTO

Di mezzo, causa la revoca citata, un indennizzo a favore di Atc Parcheggi srl in liquidazione. Con – sempre nel 2022 – la presentazione da parte della società di insinuazione alla massa passiva del dissesto per oltre 5 milioni di euro. L’anno successivo, nel 2023, il rifiuto della proposta Osl con stralcio al 60%. Nel gennaio 2024 il dissesto è formalmente concluso e lo scorso luglio il Comune ha trasmesso alla società l’atto ricognitivo delle reciproche posizioni crediti-debiti. Esito? Per Atc Parcheggi srl credito a favore da 4,5 milioni (l’indennizzo), per il Comune ‘solo’ 1,6 milioni. Con saldo a vantaggio della prima da 3 milioni. Non male. Finita qua? Nemmeno per idea.
DICEMBRE 2021, IL MAXI AFFIDAMENTO PLURIENNALE A TERNI RETI

Atc Parcheggi srl in liquidazione si è mossa – medesima vicenda – con due ricorsi nei confronti del Comune, uno in tribunale a Perugia ed un altro a Terni. In un caso per vedersi accertare e dichiarare «la responsabilità del Comune di Terni per il presunto debito che avrebbe l’Atc Parcheggi srl nei confronti della società Corso del Popolo S.p.A» per quasi 2 milioni nell’ambito del contenzioso per il parcheggio di corso del Popolo (non in equilibrio finanziario). Una bella ragnatela di problemi ed intrecci. Con tanto di procedura esecutiva di pignoramento presso terzi per le bagarre della Corso del Popolo Spa verso Atc Parcheggi srl in liquidazione. Bene, si giunge al nocciolo dell’operazione.
PRIMAVERA 2016, PARCHEGGI IN MANO A TERNI RETI

Il Comune si muove in questo modo per la valorizzazione di un bene pubblico e la formalizzazione del titolo giuridico «per la legittimazione della messa in disponibilità del bene, di fatto già consolidata in capo a Terni Reti». Ed ecco l’esborso milionario per mettere la parola fine (forse) alla storia: palazzo Spada riconosce 900 mila euro all’Atc Parcheggi srl in liquidazione per definire in via bonaria i contenziosi in essere. Poi i 4,5 milioni di euro a titolo di indennizzo per la revoca anticipata della concessione per il parcheggio e altri 17 mila euro per ulteriori posizioni aperte. In compensazione ci sono 291 mila euro a titolo di Tari dovuta e 1,3 milioni «quale credito dell’Ente per la compartecipazione all’utile sui parcheggi relativo al periodo ante-dissesto».

Atc, per effetto della maxi operazione, conviene – quantomeno così si legge nel documento transitato giovedì mattina in III commissione – di «estinguere a favore del Comune di Terni il diritto di proprietà superficiaria del fabbricato, impianti e dotazione del parcheggio Rinascita-San Francesco». Successivamente il Comune costituirà il diritto di proprietà superficiaria fino al 31 dicembre 2050 a favore di Terni Reti (per un 27%, il restante 73% in conto capitale per patrimonializzare la società partecipata per un valore di 4,4 milioni).
C’è infine l’impegno del Comune di prorogare il termine finale della durata di Terni Reti fino al 31 dicembre 2100 Con possibilità di modificare il contratto di servizio della gestione del parcheggio entro due anni dalla sottoscrizione dell’atto sopra riportato. Infine si dà atto «di transigere in merito anche ai citati giudizi a tacitazione e a chiusura tombale di ogni pretesa presente e futura, al fine di chiudere in bonis la liquidazione anche da un punto di vista contabile e fiscale». A sottoscrivere l’atto notarile saranno i tre dirigenti comunali. In uscita risorse vincolate di palazzo Spada per 4,5 milioni, mentre il finanziamento degli ulteriori 900 mila euro arrivano dai fondi accantonati per il contenzioso. A firmare il documento è il solo Nannurelli.

La Marcucci nel parere favorevole specifica che il provvedimento c’è in seguito alla chiusura del dissesto in relazione «alla riscossione dei dividendi presenti nei rapporti debito/credito tra il Comune e la società e gli aspetti societari riguardanti la patrimonializzazione della società Terni Reti a seguito della cessione dei diritti reali e il perfezionarsi delle condizioni per la chiusura in bonis della procedura di liquidazione della società Atc parcheggi spa, in liquidazione prodromica alla chiusura di quella relativa alla controllante Atc servizi in liquidazione». Sarà curioso vedere gli sviluppi.