di S.F.
A firmare è la dirigente della Regione Umbra – servizio amministrativo e risorse umane del sistema sanitario regionale – Davina Boco e riguarda la sospensione di una società legata al mondo termale. L’atto pubblico è stato reso noto nel Bur odierno.
In sostanza c’è la sospensione «sino al pieno ripristino dei requisiti di legge, di tutte le autorizzazioni all’esercizio di attività sanitaria rilasciate alla società Terme Francescane srl per 30 giorni, decorrenti dalla notifica del presente provvedimento». Ed è «inibita l’erogazione di qualsiasi prestazione sanitaria». Perché?
Si parte da una nota congiunta del Nas di Perugia e della Usl Umbria – 18 dicembre 2024 – in seguito al sopralluogo nel complesso termale di Spello. Poi il giorno successivo l’ordinanza del sindaco di Spello di interrompere «l’attività sanitaria fino al ripristino delle condizioni igieniche e di sicurezza» con divieto di «svolgere attività nell’intera struttura, sia internamente che all’esterno, come da verbale di ispezione».
Un aggiornamento c’è stato lo scorso 18 febbraio: «Nella struttura sanitaria Terme Francescane Srl non è presente, di fatto, un medico che svolge la funzione di responsabile sanitario» e ad oggi non è stato comunicato «il ripristino delle condizioni igienico sanitarie oggetto dell’ordinanza del sindaco di Spello». Poi controdeduzioni e ulteriori aggiornamenti. Problematiche rimaste – quantomeno al 27 marzo – e firma della Boco per la sospensione.
Ora ci sono 30 a disposizione per rimuovere le «gravi carenze riscontrate dal comando carabinieri Nas di Perugia e dalla Usl Umbria 2». Altrimenti ci sarà la «revoca delle autorizzazioni all’esercizio di attività sanitaria».