2 maggio ore 11: questa la data fissata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per la convocazione del tavolo su Ast-Arvedi, a seguito dell’indicazione del ministro Adolfo Urso. Il tavolo sarà presieduto dallo stesso ministro e vedrà la presenza di rappresentanti dell’azienda, istituzionali – Regione Umbria e Comune di Terni – e delle organizzazioni sindacali. La convocazione fa seguito alle recenti dichiarazioni di esponenti di Fratelli d’Italia che parlano di passi avanti in merito alla sottoscrizione dell’Accordo di programma Ast e alla replica della Regione Umbria sul punto.
TUTTO SU AST – UMBRIAON
La rsu Ast del sindacato Fismic-Confsal afferma che la convocazione «rappresenta un segnale importante che arriva dopo mesi di attesa e confronti su un percorso complesso ma necessario. L’Accordo di programma per Ast Terni – osserva la rsu Fismic – entra in una fase decisiva: ora servono atti formali, impegni chiari e responsabilità condivise. In un contesto in cui l’incertezza ha finito per appesantire anche il clima interno allo stabilimento, la possibilità di una cornice istituzionale scritta che riconosca e valorizzi quanto già investito da parte dell’azienda sul piano produttivo, può rappresentare quel punto di svolta che serve non solo per rafforzare il progetto industriale, ma anche per restituire prospettiva e fiducia ai lavoratori. Un aspetto imprescindibile di questo Accordo, come più volte evidenziato, è il tema del costo dell’energia. Non si può pensare a una manifattura competitiva – osserva la rsu Fismic – senza affrontare strutturalmente questa variabile. È fondamentale che, all’interno dell’intesa, si preveda un percorso concreto per garantire ad AAST condizioni energetiche sostenibili e stabili nel tempo, a tutela dell’occupazione e della continuità produttiva».