Un matrimonio speciale ha commosso, mercoledì mattina, l’intera comunità ospedaliera del ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia. Alessandro, ricoverato presso la terapia intensiva cardio-toraco-vascolare, ha scelto di suggellare la sua promessa d’amore alla compagna di una vita, Maria Grazia, proprio nel reparto che lo ha accolto e curato con professionalità e dedizione.
A fare da cornice a questo emozionante momento, non una sala comunale né una chiesa, ma le mura della terapia intensiva cardio-toraco-vascolare, che per Alessandro e Maria Grazia rappresentano oggi un luogo di rinascita, vicinanza e affetto profondo. A celebrare il rito civile, la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi, visibilmente commossa, che ha letto la formula ufficiale con una partecipazione sentita, condivisa da tutto il personale sanitario presente.
«Abbiamo scelto questo luogo – afferma Alessandro emozionato – perché lo sentiamo come la nostra famiglia. I sanitari di questo ospedale, oltre ad essere professionisti di altissima competenza, sono diventati per noi familiari, amici, punti di riferimento quotidiani. Era giusto che fossero anche i nostri testimoni di nozze». Hanno fatto da testimoni agli sposi i medici cardioanestesisti Cristina Todisco, responsabile della terapia intensiva cardio-toraco-vascolare, Marina Properzi e Dario Begliomini.
«La realizzazione di un sogno che, come in ogni bella favola, si conclude nell’unione in matrimonio di un paziente che, con la sua consorte, scelgono come luogo di celebrazione questa struttura che lo ha salvato ridando vita al suo cuore – sottolinea con grande emozione Cristina Todisco -. Questo gesto d’amore ci riempie di orgoglio e rafforza la consapevolezza del valore del nostro lavoro di squadra sempre vicini ai pazienti, non solo nel momento della degenza ma continuando a seguirli nel proprio percorso di cura».
A ringraziare di persona gli sposi per questo momento carico di significato è stato il direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia, Giuseppe De Filippis: «Ringrazio Alessandro e Maria Grazia che ci hanno reso partecipi di un momento di straordinaria umanità , che ci ricorda come la cura vada ben oltre l’aspetto clinico, abbracciando la persona nella sua totalità . L’amore, in tutte le sue forme, resta il cuore pulsante anche in un luogo di sofferenza e speranza come la terapia intensiva. Questo gesto ci rende orgogliosi del nostro ospedale pubblico, che dimostra ogni giorno di essere un presidio non solo di salute, ma anche di umanità e vicinanza».
La cerimonia si è conclusa con il lancio del bouquet da parte della sposa, regalato dagli infermieri della struttura, e con le consuete foto di gruppo. Nei prossimi giorni Alessandro verrà dimesso e proseguirà il suo percorso di cura in una struttura di riabilitazione cardiologica. Di seguito la lettera della dottoressa Cristina Todisco, in apertura della celebrazione.
Cari Alessandro e Maria Grazia,
oggi, 16 aprile, è un giorno veramente speciale che rimarrà impresso nelle nostre menti e nei nostri cuori. Un giorno molto atteso e anche molto sofferto. Si realizza il desiderio di due persone a noi tutti molto care, quello della vostra unione in matrimonio, che nel vostro caso è vera testimonianza dell’amore che supera ogni ostacolo, della fedeltà nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, malattia che ci consente di comprendere meglio il vero significato della vita.
Alessandro, era il 5 ottobre del 2024, quando hai bussato alla nostra porta. Tutti noi abbiamo condiviso emozioni forti e contrastanti, dalla paura di fallire, alle piccole gioie quotidiane, alla speranza di farti guarire. Ciò che ci ha reso tutto un po’ più semplice è stata la tua grande dignità , la tua forza, la tua determinazione ad aggrapparti alla vita senza mai arrenderti. Al tuo fianco una grande donna. Voglio che tu sappia che non c’è stato giorno che Maria Grazia non ti sia stata accanto tenendoti per mano e non c’è stato giorno che non abbia vissuto intensamente anche le nostre paure con grande rispetto, incoraggiandoci sempre con la sua dolcezza, il suo silenzio e capacità di ascoltare, credendo in noi e affidandosi con cieca e totale fiducia.
Cari Alessandro e Maria Grazia, siete diventati parte della nostra grande famiglia e siamo felici ed onorati di essere stati scelti come testimoni della vostra unione e che abbiate voluto intraprendere questo importante passo in un contesto che può essere fonte anche di tanta sofferenza, ma che evidentemente rappresenta per voi un luogo di rinascita. È il più grande dono che potevamo ricevere da voi. Vorrei a nome di tutto il personale Tipoc ringraziarvi per la fiducia e l’affetto riposti, ma anche per averci dato la possibilità di acquistare, con la vostra generosa donazione, qualcosa di utile per i nostri pazienti.
Un ringraziamento speciale va al mio eccezionale gruppo di lavoro costituito da medici, infermieri, oss, fisioterapisti che ogni giorno si dedicano ai pazienti con passione, dedizione, responsabilità e grande professionalità . Vorrei comunque sottolineare che oggi siamo qui solo grazie ai risultati di un lavoro condiviso soprattutto con i nostri validissimi colleghi cardiologi, tutti, in particolare il dottor Sclafani per la parte cardiologica interventistica, la dottoressa Bordoni per la sua impagabile e costante disponibilità nel monitoraggio ecocardiografico e il dottor Del Pinto che con il suo gruppo ha seguito e seguirà Alessandro nel reparto cardiologico.
Inoltre i nefrologi, i cardiochirurghi, gli infettivologi, la terapia del dolore. Spero di non aver dimenticato nessuno, perché solo grazie ad un lavoro di equipe si possono raggiungere risultati di tale livello. Questo traguardo rappresenta per tutti noi sanitari il più grande stimolo a non demordere mai. Auguri di Buona Vita insieme, ad Alessandro e Maria Grazia, dalla vostra adorata TIPOC. Con grande affetto, Cristina Todisco.