di Mariachiara Manopulo
C’è anche un’eccellenza umbra tra i protagonisti della cerimonia dei premi Leonardo 2025, svoltasi nella splendida cornice di Villa Madama – a Roma – alla presenza delle massime cariche istituzionali del Paese: il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il premio Leonardo Impresa Giovane è stato infatti conferito a Matteo Minelli, imprenditore e fondatore di Universo Flea, realtà dinamica e innovativa che affonda le radici nel cuore dell’Umbria. È un’azienda di Gualdo Tadino che può contare su 400 giovani collaboratori, un contenitore di diverse attività, dalla produzione di birra artigianale di alta qualità alla cosmesi, dall’edilizia sostenibile allo sport.
Si tratta di un riconoscimento prestigioso che va ben oltre la dimensione personale e si traduce in un motivo di orgoglio per l’Umbria. «Matteo è la dimostrazione concreta di come, partendo da zero, si possano raggiungere traguardi straordinari grazie a serietà, visione, pragmatismo e grande tenacia. Valori che rappresentano al meglio anche la nostra regione», commente il deputato ternano di Forza Italia Raffaele Nevi.

A soli 36 anni, Minelli infatti è riuscito a costruire un’impresa giovane ma solida, capace di generare valore economico e culturale, puntando su settori innovativi e su uno stile di leadership fatto di concretezza, passione e attenzione per i giovani. Ha realizzato anche importanti infrastrutture sportive, dimostrando che fare impresa oggi significa anche restituire valore alla comunità.
Nel corso della cerimonia – alla quale sono intervenuti anche il presidente del Comitato Leonardo, Sergio Dompé, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini e il presidente di Agenzia Ice, Matteo Zoppas – è stato ribadito il ruolo chiave del made in Italy per lo sviluppo e il futuro del Paese.
I premi Leonardo, riconoscimenti alla qualità e al valore delle aziende italiane, vengono assegnati ogni anno dal Comitato Leonardo, nato nel 1993 su iniziativa di Ice, Confindustria e di un gruppo di imprenditori per valorizzare e promuovere l’eccellenza made in Italy. «Il premio è il simbolo di un’Italia produttiva che innova con coraggio, radicata nella tradizione ma con lo sguardo fisso sul futuro», ha commentato Emanuele Orsini, presidente di Confindustria. «Le imprese italiane, quando trovano le giuste condizioni, dimostrano di saper vincere nel mondo: questo – ha concluso – è il patrimonio che dobbiamo difendere e promuovere, perché difendendo l’industria difendiamo il lavoro, il Paese e la coesione sociale».