Nel percorso di avvicinamento alla Pasqua 2025, la celebrazione della messa in Coena Domini del giovedì santo è stata presieduta per il terzo anno dal vescovo Francesco Antonio Soddu all’interno della casa circondariale di Terni. Nel corso della celebrazione – riferisce una nota della diocesi Terni, Narni e Amelia – il vescovo ha ripetuto il gesto della lavanda dei piedi a dodici detenuti. La messa è stata concelebrata da padre Danilo Cruciani, da don Giuseppe Zen direttore della Caritas diocesana, alla presenza del direttore della casa circondariale Luca Sardella, del comandante della polizia penitenziaria Vanda Falconi, dei volontari, formatori e operatori all’interno del carcere.
«Gesù con la sua morte e resurrezione – ha detto il vescovo ai detenuti – ci libera dalla schiavitù del peccato. Ci libera dal carcere più duro, che è quello che è nel nostro cuore». Esprimendo la sua commozione nel ripetere il gesto della lavanda dei piedi, il vescovo ha ricordato come questo rappresenti «un gesto di profonda di donazione, un gesto di amore. E di gesti amore tutti abbiamo necessità». Al termine è stato letto un testo ‘Sono Acqua’ sul tema del perdono, composto da un detenuto nell’ambito del laboratorio di scrittura all’interno del carcere.