Piergiorgio Dessì, arcaista, espone alla biblioteca comunale di Terni con inaugurazione alle ore 16 di venerdì 18 aprile, alla presenza del professore Alvaro Caponi. «Ho notato le opere di Dessì – afferma lo storico e critico Carlo Favetti – mentre era in fase di allestimento l’esposizione. Ho trovato in esse un interessante motivo per soffermarci ad ammirare e scoprire il talento dell’autore, soprattutto in quelle figure che celebrano la bellezza naturale, senza artificio, del corpo umano».
«Del resto – prosegue Favetti – in ogni epoca si è visto artisti cimentarsi nel proporre nudi sia maschili che femminili, evocando storie, personaggi e vicende, dalla mitologia fino ad arrivare alle sacre scritture. Qui torniamo a una forma primordiale dove il protagonista delle opere è il corpo, senza distinzione, talmente particolareggiato che le figure sembrano prendere vita ed essere dialoganti tra loro. Ricercatezza nei particolari come detto, nei drappeggi, nelle capigliature, arti e indumenti. Curiosando tra le opere realizzate dal Dessì ed esposte in varie mostre, mi sono imbattuto (anche se non presente in questa mostra) su un dipinto che certifica la bravura del nostro autore nella ricerca della bellezza: San Sebastiano esposto con successo in una mostra presso il comune di Cagliari alcuni mesi fa».
«Il corpo lezioso del martire – conclude il critico – è raffigurato nella classica postura corporea, legato alla colonna, nel supplizio delle frecce. Molto curato nell’anatomia corporea, non certo di carattere raffaellesco, ma molto vicino secondo me al genere del Mantegna. Ci piace questo genere di pittura che va oltre il convenzionale, ci porta a riscoprire emozioni assopite ma sempre vive e palpitanti per chi ama il bello. Il colore, opportunità in assoluto nei dipinti del Dessì, esalta l’epidermide. I soggetti sono resi vivi sui fondi con una resa ancora più incisiva, perdendosi a volte nei chiaroscuro».