di Maria Luce Schillaci
Da Terni a Dubai passando per la Svizzera, il tutto condito da buon cibo per attrarre tutti i sensi. Francesca Franchini Ascani e Andrea Evangelista sono una giovane coppia ternana, lei dipendente di banca, lui architetto. Hanno creato un’azienda che ruota attorno al buon cibo: ‘The Food Art – Grazing catering’. Ma non è un catering tradizionale: si tratta di una vera e propria esperienza sensoriale che coinvolge la vista, il tatto e il gusto. Creano raffinati buffet da degustazione dove ogni cibo ha una sua essenza e una sua reale posizione, dal colore al sapore, il tutto seguendo la tecnica del ‘Grazing’, molto popolare negli Stati Uniti. Consiste nel trasformare i tavoli e i buffet in un vero e proprio tableau artistico unico e colorato, composto con i prodotti italiani. L’impatto visivo è quello di un vero e proprio quadro culinario, artistico e colorato.
«Da Terni ci siamo trasferiti in Svizzera nel 2012 – raccontano Francesca e Andrea –. Nel 2020 abbiamo aperto un’azienda, The Food Art, e abbiamo iniziato con corsi di cucina italiana. Andavamo nelle case, c’era entusiasmo e molto seguito. Da lì abbiamo deciso di aprire un negozio nel cuore di Neuchâtel. Abbiamo lasciato le nostre precedenti attività per dedicarci all’azienda. Poi è partita l’idea del catering con la tecnica del Grazing, si tratta di tavoli molto lunghi attorno ai quali la gente gira e può fare un viaggio tra i colori e i sapori dei cibi tagliati in un certo modo, elegante, una bella immagine con i sapori dei luoghi che ci ospitano». Su queste tavole, spiegano, «non compaiono scaldavivande come nei tradizionali buffet, né ciotole di ghiaccio per tenere al fresco determinati cibi».
Lo scorso anno, dopo 12 anni, Francesca e Andrea sono rientrati in Italia. Quindi il grande salto: «Abbiamo deciso di internazionalizzare l’azienda iniziando a lavorare per brand di lusso come Bulgari, Porsche, ma anche per banche e istituzioni come l’ambasciata italiana a Berna. Nel 2024 abbiamo fatto un viaggio a Dubai e ci è venuta in mente l’idea di provare a inserirci anche lì. Abbiamo incontrato un professionista di alto spessore, il commercialista Stefano Stellati, che con il suo studio ci ha seguiti e aiutati, ci ha fornito il canale giusto per aprire la nostra azienda a Dubai. Stellati ha visto le grandi potenzialità di sviluppo. A quel punto abbiamo aperto la società a Dubai e ora lavoriamo sia là che in Svizzera». E in Italia? «Molto presto – annunciano- stupiremo anche l’Italia».