di Giovanni Cardarello
Nel pomeriggio di sabato 26 aprile è stato notificato al servizio di igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 un caso di meningite da neisseria meningitidis (meningococco) di una persona – si tratta di una studentessa 18enne di Perugia – attualmente ricoverata in terapia intensiva all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia. I primi sintomi sono comparsi venerdì mentre il ricovero risale a sabato, con il trasferimento della ragazza in terapia intensiva in ragione soprattutto della natura della patologia contratta.
«La meningite da meningococco – si legge in una nota della Usl Umbria 1 – è una malattia infettiva che viene trasmessa attraverso il contatto aereo stretto da persona a persona, è un germe molto labile al di fuori dell’organismo umano e non è necessaria alcuna sanificazione ambientale».
Il periodo di incubazione è di 2-10 giorni ma la contagiosità è limitata ai 7 giorni precedenti l’insorgenza dei primi sintomi. Nel caso specifico, l’inizio dei sintomi risale a venerdì 25 aprile e, pertanto, il periodo di contagiosità va dal 18 al 26 aprile, giorno del ricovero.
In queste ore – spiega sempre l’azienda sanitaria nel comunicato – il servizio di igiene e sanità pubblica della Usl Umbria 1 sta svolgendo l’inchiesta epidemiologica, contattando telefonicamente tutte le persone che potrebbero aver avuto un potenziale contatto stretto con la giovane paziente. Secondo quanto appreso, fra compagni di scuola, amici, familiari – anche per il recente periodo pasquale – i contatti della 18enne da sottoporre a profilassi potrebbero essere qualche decina, fra le 50 e le 70 persone circa.