di Giovanni Cardarello
400 mila persone lungo il percorso da San Pietro a Santa Maria Maggiore, anche se qualcuno parla di oltre un milione, 250 mila fedeli in Vaticano, 166 tra capi di Stato e delegazioni varie, più 4.800 giornalisti e oltre 5 mila sacerdoti. Sono i numeri (incredibili) della cerimonia funebre di Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, scomparso lo scorso 21 aprile e da sabato 26 sepolto nella ‘basilica dei poveri’, la basilica dell’Esquilino.
Numeri da capogiro, una macchina organizzativa imponente che una volta di più ha segnalato la capacità delle forze dell’ordine, del Governo nazionale e del Governo di Roma Capitale di non sbagliare una virgola in situazioni del genere. Doverosa la menzione, in questo contesto, per due ex questori della provincia di Terni e principali attori del dispositivo di sicurezza: Roberto Massucci, attuale questore di Roma, e Antonino Messineo, direttore dell’ispettorato Vaticano.
Una macchina organizzativa imponente che, per la parte di competenza di Città del Vaticano, vede un cittadino umbro a capo della sicurezza. Lo riferisce, con dovizia di particolari, il quotidiano ‘La Nazione-Umbria‘ con un articolo a firma di Daniele Minni.

Si chiama Gianluca Gauzzi Broccoletti, ha 51 anni e dal 2019 è il direttore dei servizi di sicurezza e protezione civile dello Stato di Città del Vaticano, ma anche il comandante del corpo della gendarmeria. La sua nomina arriva nel 2024 direttamente da Papa Francesco. Quasi una scelta profetica visto che a pochi mesi dalla nomina, Gauzzi Broccoletti si è trovato a gestire l’evento più grande della storia vaticana.
«Per noi genitori è una grande emozione sapere che dietro a tutto ciò c’è anche nostro figlio Gianluca – dichiara sempre a La Nazione il padre Benvenuto Gauzzi Broccoletti, ex sottoufficiale dell’esercito –. Credo che sia la più grande soddisfazione che possano avere un padre ed una madre». Ma ripercorriamo le tappe della vita del capo della sicurezza del Vaticano, sempre attingendo alle colonne de La Nazione edizione Umbria.
Gianluca Gauzzi Broccoletti è nato a Gubbio nel 1974 ma è spoletino da sempre, come il padre del resto, la sua storia «parte dalla frazione di Baiano di Spoleto. Dopo aver frequentato la scuola superiore entra nell’esercito e si laurea in ingegneria della sicurezza e protezione all’università «La Sapienza di Roma». Nel 2010 assume l’incarico di vice direttore del centro operativo di sicurezza di Città del Vaticano di cui, nel 2019, diventa direttore fino all’incarico del 2024. Ma parte tutto dal 1995 quando «un signore che abita vicino casa nostra ci disse che c’era il bando per la gendarmeria vaticana – spiega a La Nazione papà Benvenuto –. Gianluca partecipò con esito positivo».
Oggi Gauzzi Broccoletti vive a Città del Vaticano con la moglie e due figli dove oggettivamente svolge un incarico importante e delicato, tanto è vero che «non torna a trovarci da oltre un anno – afferma il padre -. Siamo noi ad andare a Roma a fare visita alla famiglia e ai nipoti, ma nonostante l’età per noi è un grande onore». Un onore reso ancora più significativo del ruolo svolto nell’evento che è già storia, un ruolo, peraltro vista la nomina così fresca, destinato a perpetuarsi nel tempo anche con il nuovo Pontefice.
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