di Gianni Giardinieri
Quaranta giorni. Tanti ne mancano al 7 giugno, data della gara di ritorno della finalissima per decretare la quarta squadra di serie C deputata a salire nella serie cadetta. Una quarantena, appunto.
Se preferite, una ‘lunga marcia’, parafrasando l’epica ritirata dell’ Armata Rossa di Mao Zedong nel 1934. Quella durò un annetto, partì da una sconfitta e terminò con un trionfo. Questa delle Fere-consentiteci il paragone certo blasfemo con la storia- si spera possa avere lo stesso destino. Non essere riusciti a vincere il campionato ha avuto un po’ il sapore della sconfitta, della ‘petit mort’ per dirla con un’espressione cara ai francesi.
Chissà se i ragazzi di mister Liverani avranno già metabolizzato la ‘botta’ e preso coscienza che si, si può ancora fare. Che la serie B è ancora un obiettivo: tangibile, possibile, raggiungibile. Certo, bisogna resettare, ripartendo dalle non poche certezze e lavorando sui punti deboli emersi durante la stagione.
Partendo dai primi comincia ad essere evidente il quadro tattico che sta perseguendo mister Liverani: difesa a quattro, tre centrocampisti e davanti libero sfogo a tre calciatori offensivi. Alcuni giocatori mai più fuori ruolo («Donati giocherà solo terzino») e calcio più pratico. Addio alla costruzione dal basso e cabina di regia affidata a piedi più educati (De Boer, inutile girarci intorno, il mister lo vede principalmente mezzala e solo all’occorrenza play basso davanti alla difesa), vedesi Damiani.
Poi un gran lavoro atletico, per ritrovare brillantezza e freschezza quando servirà, a partire dal 18 maggio (prima gara dei play off per i rossoverdi). Da questo punto di vista, sembra ormai deciso il ritiro di almeno una settimana per squadra e staff (restano da decidere il luogo e le date). Del resto, se ne era parlato già dopo la gara interna con la Pianese.
Un ritiro per dare modo al mister di mettere ‘a terra’ più idee di gioco possibili, di conoscere ancor meglio i suoi ragazzi e di provare nuove soluzioni. La società non vuole tralasciare alcun aspetto per raggiungere l’obiettivo e da questo punto di vista è già stato rimodulato, affinato e concordato il premio individuale in caso di vittoria finale. Che la lunga marcia cominci.
Intanto – è notizia di martedì mattina – la società di via della Bardesca rende noto che «di comune accordo con staff tecnico e squadra, da lunedì 5 a sabato 10 maggio» il team rossoverde «sarà in ritiro presso il Mancini Park Hotel di Roma, struttura di primo piano per l’organizzazione di ritiri sportivi. La scelta – spiega la società – è stata dettata dalla voglia di tutte le componenti di preparare i play-off nel migliore dei modi. Non lasciamo nulla al caso».