In inverno ci sono non piĂ¹ di 80 abitanti, in estate si moltiplicano. E aumentano anche i bambini: sono figli di genitori che prima abitavano qui e poi, per lavoro o per le conseguenze del terremoto del 1997, hanno lasciato il borgo natìo. Siamo nel piccolo borgo di Forcatura, frazione di Foligno, a ridosso del parco di Colfiorito.

Chi fa da sĂ© Non c’è il mare, ma i bambini trovano lo stesso il modo di occupare le giornate estive. Giocano all’aria aperta, per strada, come si faceva una volta. Ma si sono resi conto che le strade del borgo si rovinano ogni anno di piĂ¹ e nessuno le ripara. Correre in bicicletta puĂ² essere pericoloso. E così hanno pensato bene di fare da soli. Nei giorni scorsi, hanno chiesto ai grandi gli attrezzi del mestiere e si sono messi a ‘chiudere’ le buche. Da soli. Senza l’aiuto dei grandi. Un modo divertente per passare le giornate e per fare qualcosa di utile.

Premiati con caramelle «Dopo quasi due decenni di immobilismo, da qualche anno il borgo sta riprendendo vita – ci racconta Maurizio Angeli, che ci ha segnalato questa bella storia – in molti stanno rientrando nelle proprie abitazioni dopo anni, per passare le vacanze estive e non solo. Ma l’arredo urbano lascia a desiderare. La settimana scorsa una signora è caduta a causa di una buca. I bambini lo percepiscono forse anche piĂ¹ di noi, giocando per strada. E così hanno deciso di organizzarsi in proprio». Per la cronaca, non c’è stato alcuno sfruttamento di lavoro minorile: i bambini sono stati ripagati per il loro impegno dai genitori, con caramelle, dolciumi e qualche moneta. Poi tutto il borgo si è riunito in una grande tavolata per festeggiare.