Ast, nuova linea Laf8: c’è l’ok della Regione. «No ulteriori superamenti limiti»

Terni – C’è l’esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale per l’area da quasi 60.000 mq. Ecco il quadro prescrittivo

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di S.F.

Un progetto che non determina «impatti ambientali significativi e negativi» nel rispetto delle condizioni riportate nel quadro prescrittivo. Di conseguenza c’è l’esclusione dalla procedura di valutazione di impatto ambientale: c’è il semaforo verde della Regione Umbria in merito all’installazione della linea di trattamento e decapaggio Laf8 nel reparto Pix1 in Ast, a Terni. La firma è del neo dirigente della direzione governo del territorio, ambiente e protezione civile, l’ingegnere Michele Cenci. L’area coinvolta è di circa 60 mila metri quadrati.

LA PARTENZA DELL’ITER: TUTTI I DETTAGLI
IL QUADRO PRESCRITTIVO AMBIENTALE PER LA NUOVA LINEA – LEGGI

L’area coinvolta

Il doppio obiettivo e le conseguenze

L’iter è formalmente partito il 9 agosto quando via Pec è arrivata l’istanza di Ast a firma del legale rappresentante dell’azienda, Stefano Cardinali. L’obiettivo della nuova linea – si legge nel provvedimento firmato giovedì – di «incrementare la produzione di coil laminati a freddo e di ottimizzare il mix produttivo del sito. La fase di cantiere è stimata in circa dieci mesi. «In ordine alla componente atmosfera, la realizzazione del progetto comporta l’introduzione di nove nuovi punti di emissione. Il proponente ha tuttavia effettuato uno studio di impatto atmosferico mediante modello di dispersione degli inquinanti da cui emerge che nello scenario post operam si hanno aumenti delle concentrazioni degli inquinanti molto modesti rispetto all’emissione attuale dello stabilimento; ha dimostrato che la messa in esercizio della nuova linea Lad8 non determinerà ulteriori superamenti dei limiti di qualità dell’aria, in particolare delle polveri, rispetto alla situazione attuale». Dallo studio preliminare effettuato non ci saranno ricadute negative o peggiorative anche per quel che concerne il rumore.

IL PARERE UNITARIO DELLA COMMISSIONE REGIONALE – LEGGI

Il quadro prescrittivo

Bene, tuttavia le prescrizioni non mancano. Il mirino è sull’ambiente in particolar modo: «Il proponente dovrà predisporre un programma operativo dettagliato delle specifiche azioni di mitigazione da porre in essere per consentire il contenimento delle emissioni in atmosfera durante la fase di cantiere, con particolare riferimento alla fase 2 di realizzazione delle opere civili, che comprendono la demolizione della attuale pavimentazione, l’esecuzione degli scavi, la posa delle armature di fondazione e i successivi getti in calcestruzzo». Inoltre «la messa in esercizio dovrà essere subordinata alla realizzazione del nuovo impianto di ricircolo delle acque Ida Pix». Spazio poi al contenimento del rischio di potenziali incidenti con sversamento di sostanze inquinanti sul suolo e nel sottosuolo: «Le operazioni di stoccaggio dei rifiuti prodotti o di altri materiali potenzialmente inquinanti dovranno essere effettuate in aree identificate e contrassegnate, idoneamente predisposte allo scopo e dotate di superficie impermeabilizzata». Infine, entro due mesi dall’attivazione Ast dovrà procedere con una valutazione di impatto acustico. La commissione tecnica regionale che si è occupata della questione è composta dall’ingegnere Francesco Longhi, dal dottor Pietro Freda, dall’architetto Roberta Panella, dalla dottoressa Caterina Torcasio, dal geometra Nicola Casagrande e dallo stesso Cenci.

Cecconi: «Soddisfatti»

Sul tema interviene il consigliere comunale di FdI Marco Celestino Cecconi: «Registriamo con grande soddisfazione anche la notizia del giorno, ovvero l’ok della Regione alla nuova linea Laf8 dell’AST: impianto che incrementerà la produzione di laminati a freddo (eccellenza nell’eccellenza) e la cui realizzazione – com’è giusto che sia – dovrà attenersi ai vincoli ed alle prescrizioni dettate proprio sul fronte-ambiente. L’assessore Aniello se ne faccia una ragione: l’inquinamento siderurgico’ è una cosa seria, di quelle che – piuttosto che limitarsi a denunciarle – vanno governate, parola chiave che le suggeriamo di utilizzare meglio, quando consulta qualunque motore di ricerca», l’attacco alla ‘titolare’ all’ambiente dell’esecutivo Bandecchi.

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