Un incontro dopo i gravi fatti di giovedì sera, seguiti dal fermo del soggetto – 19enne egiziano, pregiudicato e irregolare in Italia – che ha ferito non una, ma ben due volte (anche all’atto dell’arresto) l’agente della sezione antidroga della squadra Mobile di Terni, Claudio Nannini. Sul tema interviene anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
AGENTE ACCOLTELLATO, LO SFOGO DI RUGGERO ISERNIA
Lunedì mattina gli agenti della sezione, accompagnati dal questore Antonino Messineo e dal dirigente della squadra mobile di Terni Davide Caldarozzi, sono stati ricevuti dal prefetto Paolo De Biagi. Un riconoscimento legato non solo ai fatti degli ultimissimi giorni, ma anche a quelli che, fra giugno e luglio, hanno portato al ferimento di altri agenti, durante operazioni antidroga concluse con l’arresto di soggetti-chiave nello spaccio di stupefacenti a Terni, uno dei quali ‘vanta’ anche dei precedenti di polizia come scafista fra la Libia e l’Italia.

Il plauso Il prefetto De Biagi ha espresso «gratitudine e ammirazione per il coraggio, la professionalità e lo spirito di sacrificio dimostrati nelle circostanze», evidenziando anche «l’apprezzamento da parte della comunità locale per lo sforzo e l’impegno che la polizia di Stato e le altre forze dell’ordine stanno mettendo in campo a tutela della sicurezza dei cittadini nella provincia e per il contrasto all’illegalità».
Salvini Anche il ministro dell’Interno si è interessato alla vicenda: «Si è complimentato – riporta una nota del Viminale – con gli agenti della Polizia di Stato che hanno fermato l’uomo ritenuto il responsabile del ferimento ad una mano di un agente della sezione antidroga di Terni. Il ministro ha espresso la propria vicinanza al poliziotto ferito durante l’espletamento del proprio servizio, con l’impegno di incontrarlo al più presto personalmente e ad allontanare dal territorio nazionale l’autore della violenza contro un servitore dello Stato».