Accordo di programma Ast: «Preoccupante fase di stallo»

Le organizzazioni sindacali chiedono «un incontro urgente con Regione e Comune». Il Pd: «Consiglio comunale aperto»

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«È finito il tempo degli annunci e della propaganda, ormai si è perso il conto delle possibili date utili per la sottoscrizione dell’accordo di programma propedeutico alla discussione sul dettaglio del piano industriale». Mercoledì 27 settembre le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, FismicI, Ugl, hanno condiviso un percorso unitario per interrompere «una preoccupante fase di stallo in relazione all’accordo di programma e al piano industriale di Acciai speciali Terni.

«Incontro urgente con Regione e Comune»

«Abbiamo sempre espresso come organizzazioni sindacali la necessità di un patto di territorio capace di coinvolgere i lavoratori e le proprie rappresentanze – scrivono – per allargare le prospettive e governare le ricadute positive dell’investimento sia sull’azienda sia sull’intero territorio, per rafforzare la propria vocazione industriale. Nel ritenere tale necessità ancora attuale e fattibile, auspichiamo, tuttavia, che questa volta la data della firma sia davvero vicina nel tempo. Ci risulta che l’accordo è attenzionato dalla Commissione europea con due fondamentali nodi che, ad oggi, non sono stati sciolti, ovvero l’energia e le infrastrutture. Il Mimit nella riunione con le organizzazioni sindacali del 26 maggio 2023 aveva indicato i primi giorni di luglio come periodo utile per un aggiornamento e verifica dell’accordo di programma, quella convocazione non è mai arrivata e ancora restiamo in attesa». Per tutti questi motivi le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, FismicI, Ugl hanno deciso «di chiedere un incontro urgente alla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, al sindaco di Terni Stefano Bandecchi, oltre che alle associazioni datoriali. Inoltre, è stato chiesto un confronto ai parlamentari italiani eletti in Umbria e ai parlamentari Europei, eletti nella circoscrizione centro, rispettivamente per il 19 e 20 ottobre 2023».

«Un consiglio comunale aperto»

Sul tema intervengono anche il segretario e il responsabile lavoro e welfare del Pd di Terni Pierluigi Spinelli e Emidio Gubbiotti. «Dopo anni di immobilismo passivo, nei quali né il Comune di Terni, né la Regione Umbria hanno fatto adeguata pressione sul Governo perché si raggiungesse l’accordo di programma per Ast – dicono – siamo arrivati ad un punto cruciale. Sul piatto ci sono la salvaguardia della competitività di mercato e delle competenze, di un sito che assorbe 2.500 addetti e determina lo sviluppo di un indotto di pari dimensioni, che rappresenta il 15% del Pil regionale. Ne abbiamo parlato nelle scorse settimane ad un incontro organizzato all’interno della Festa de l’Unità con le rappresentanze sindacali e altri protagonisti rappresentativi della città, condividendo le loro preoccupazioni e accogliendo l’ appello, serio e urgente, affinché la politica faccia la propria parte. Per questo, annunciamo che il gruppo Pd in consiglio comunale, qualora gli annunci che alcune testate giornalistiche pubblicano con enfasi, nottetempo e senza basi documentali ufficiali, non dovessero trasformarsi rapidamente in fatti concreti, chiederà nelle prossime ore un consiglio straordinario e aperto, con l’obiettivo di consentire a tutte le forze sociali, alla cittadinanza e ai lavoratori coinvolti di prendere parte ad una discussione non più procrastinabile». Francesco Filipponi, capogruppo Pd in consiglio comunale, condividendo a nome del gruppo «le preoccupazioni di parte sindacale» e accogliendo «l’appello, serio e urgente, affinché la politica faccia la propria parte, per l’accordo di programma su Ast, così come anticipato dalla segreteria comunale del Pd, anche insieme ad altri consiglieri comunali, i quali intendessero partecipare», chiederà «un consiglio comunale aperto, con l’obiettivo di consentire a tutte le forze sociali, alla cittadinanza e ai lavoratori coinvolti di prendere parte ad una discussione non più rinviabile. La sede del consiglio comunale sarà il luogo più idoneo per ascoltare tutti gli attori coinvolti».

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