I Comuni di Terni e Narni hanno intenzione di prendere nuove iniziative di controllo delle acque provenienti dai pozzi. Lo fanno sapere con una nota congiunta.
I dati «In riferimento ai risultati dello studio condotto da Arpa Umbria e dalla Provincia di Terni in merito alla contaminazione della falda della conca ternana da sostanze organo-alogenate – si legge nella nota – ferme restando le procedure già individuate dallo studio volte alla salvaguardia della salute dei cittadini ed all’ottimale utilizzo delle acque di falda, fermo restando che l’inquinamento non riguarda i pozzi utilizzati dal servizio idrico pubblico, le amministrazioni comunali di Terni e Narni comunicano che intendono intraprendere alcune iniziative».
Cosa si farà I due Comuni hanno concordato di fare un «aggiornamento delle tavole allegate ai piani urbanistici comunali; la costituzione di una rete di valutazione locale di monitoraggio delle acque di falda, progettata da Arpa Umbria; una proposta ad Arpa per un convenzionamento delle attività di analisi dei pozzi appartenenti alla rete di cui al punto precedente; adozione delle misure necessarie e, comunque, più opportune per la tutela della salute pubblica, previo confronto con l’autorità sanitaria locale per eventuali misure interdittive; relativamente alle richieste di escavazione di nuovi pozzi, richiesta ai titolari dell’istanza di fornire adeguate analisi afferenti ai contaminanti oggetto di studio, prima dell’utilizzo dell’acqua di falda e ripetizione annuale delle stesse».
Le informazioni Daranno poi vita ad una campagna informativa che comprenda la promozione e la partecipazione ad incontri con la cittadinanza opportunamente organizzati, nonché la predisposizione di materiale informativo quali opuscoli e pieghevoli. Tali attività saranno svolte a cura dei Comuni e con il supporto di Arpa Umbria e Provincia di Terni relativamente alle competenze ambientali e della Asl2 relativamente alle competenze in campo sanitario.