Aeroporto Perugia, la politica ‘scarica’ il Cda

‘San Francesco d’Assisi’: approvata mozione Pd per superare l’attuale consiglio di amministrazione e per rilanciare la struttura

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di G.N.

Dare nuovo slancio all’aeroporto di ‘San Francesco di Assisi’, a Perugia e per questo, il consigliere regionale del Pd, Giacomo Leonelli propone in una mozione, approvata a maggioranza (12 sì e 1 astenuto), il «superamento dell’attuale consiglio di amministrazione della ‘Sase spa’ (la società di gestione dello scalo umbro), la partecipazione di altri comuni per accrescere gli investimenti, lo sviluppo dell’intermodalità e la connessione ferroviaria». Per Fratelli d’Italia e Lega, questa mozione attesta «il fallimento della politica regionale in materia».

Più investimenti e maggiore intermodalità

L’obiettivo della mozione è «stimolare tra i Comuni soci, a cominciare da quello di Perugia, un confronto teso a far aumentare i loro investimenti, in termini di maggiori risorse, per accrescere la competitività della struttura». Sul fronte delle infrastrutture, si punta a «sviluppare una connessione intermodale con la rinnovata ferrovia ex Fcu che consentirà, dal 2020, un collegamento Perugia-Roma in meno di due ore». Leonelli pensa a «un tavolo straordinario di confronto istituzionale fra tutti gli enti locali e il mondo imprenditoriale regionale al fine di realizzare una strategia di sviluppo pluriennale, volta a consentire allo scalo una programmazione economico-finanziaria che ne determini lo sviluppo». Approvata la mozione, con una integrazione per la connessione con la linea ferroviaria. L’atto è stato integrato, dopo il dibattito, con un richiamo «a una partnership per l’implementazione delle rotte e alla connessione con la linea ferroviaria Foligno-Terontola».

Le vicende che hanno pesato sullo sviluppo dello scalo umbro

Leonelli ha ripercorso le diverse vicende che hanno avuto un ruolo negativo sullo sviluppo dell’aeroporto, anche in termini di passeggeri: «si parte da Fly Volare, nel 2017, che pur avendo ricevuto da parte di Sase una caparra di 500mila euro per l’avvio di 9 voli nazionali e internazionali non ha mai potuto operare, data la mancanza di regolari certificati di licenza di trasporto aereo; Fly Marche che nell’agosto 2017 ha cancellato i voli programmati verso Olbia, Elba, Rimini, Ancona e Zara; Cobrex Trans, compagnia rumena che aveva annunciato l’avvio di rotte da Perugia per Barcellona, Bucarest e Madrid; infine, Aliblue-Malta, una compagnia ‘virtuale’ che ha lavorato per la riattivazione di alcune rotte per poi arrivare allo stop motivato da scarse prenotazioni».

Le votazioni

Claudio Ricci (misto Rp–Ic) ha votato a favore sottolineando le «difficoltà di gestione». Silvano Rometti (Ser) ha dichiarato che «dobbiamo prendere atto che la situazione è molto diversa da quella sperata. La Regione è solo uno dei soci, alcuni Comuni dovrebbero partecipare con più consistenza». Mentre, per Andrea Liberati (M5S) «i passeggeri dello scalo continuano a calare e la governance appare problematica». Anche per Roberto Morroni (FI) «va superata una fase gestionale non soddisfacente». Attilio Solinas (misto Mdp) ha evidenziato «la relativa inaffidabilità dei vettori che sono stati contattati negli ultimi anni». Eros Brega (Pd) ha sostenuto che «il tema non sono i fondi (che anzi sono stati molti) o la gestione della Sase. Bisogna capire se l’Umbria è in grado di mantenere un proprio aeroporto».

Il no del centro destra: Fdl e Lega evidenziano il fallimento della Regione

Per Marco Squarta (FdI) «con questa mozione, Leonelli certifica il totale fallimento della politica infrastrutturale e dei trasporti di questa regione». Esterrefatto si è detto anche Emanuele Fiorini (Lega), secondo cui «lo scalo è costato oltre 75 milioni di euro ed è stato un totale fallimento».

L’attacco di Leonelli al centrodestra

«Desta più di una perplessità la scelta del centrodestra, con l’unica eccezione del consigliere Claudio Ricci – afferma Leonelli – di non votare una mozione tanto chiara e netta. Segno inequivocabile, se ce ne fosse ancora bisogno, che quando si tratta di dare fiato ai comunicati e ai post sui social network non lesinano impegno, mentre quando poi si tratta di assumere delle posizioni in aula preferiscono ritrarre la mano».

L’assessore Chianella: «Il calo dei passeggeri è dovuto al disimpegno di Alitalia»

L’assessore regionale Giuseppe Chianella ha rinviato a fine anno la lettura dei passeggeri e ha addebitato il calo, nel 2016, «al disimpegno di Alitalia, le cui condizioni anche attuali sono note. Il consiglio di amministrazione scadrà in primavera e quindi è già sostanzialmente superato».

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