di P.C.
La mail era già arrivata da qualche ora, ma, con la sua solita padronanza della scena, il direttore di Sviluppumbria Mauro Agostini l’ha tirata fuori al momento giusto, quando, durante la conferenza stampa sul bilancio di Sviluppumbria, è arrivata la domanda – che ovviamente tutti si aspettavano – sui problemi dell’aeroporto internazionale dell’Umbria. La mail dice che Aliblue è disponibile a riprendere i voli da e per Cagliari, per Trapani via Cagliari, da e per Budapest. Mittente Teodosio Longo (Ceo di Aliblue); destinatario Umberto Solimeno (direttore dell’aeroporto di Perugia Assisi).
IL VIDEO CON LO ‘SCOOP’ DI AGOSTINI: «ECCO LA MAIL DI ALIBLUE»

Mossa tattica Una fuga in avanti che ha colto tutti di sorpresa, sia Sase sia la stessa compagnia aerea. Una mossa tattica che evidentemente era stata studiata a tavolino dall’esperto direttore di Sviluppumbria, per parare il colpo nel caso di domande che in qualche modo ritirassero in ballo le polemiche attorno all’aeroporto dell’Umbria, di cui l’agenzia è socio in Sase, che evidentemente da qualche settimana gli sta togliendo il sonno. Talmente a sorpresa, la mossa, che né Ernesto Cesaretti (Sase) né Longo ne sapevano nulla e sono apparsi alquanto sorpresi quando la notizia è venuta fuori.
Le condizioni Nel frattempo, come era logico che fosse, sono saltati fuori anche i dettagli. È emerso che le trattative sono ancora in corso: al momento, la compagnia ha solo offerto la propria disponibilità, a patto che si verifichino alcune condizioni. Una di queste sembra essere la possibilità di alloggio in sede per uno degli aerei e per il relativo equipaggio, visto che sarebbe problematico tornare a Budapest. Ma non è tutto. Ci sono altri elementi, sui quali si sta discutendo.

Aerei ungheresi Il vettore non è più Medavia ma Budapest Aircraft Service, una compagnia ungherese, che ha velivoli simili a quelli che sarebbero stati utilizzati nella prima ipotesi, quando proprio da Teodosio Longo furono annunciati in conferenza stampa i nuovi collegamenti prima del dietrofront, arrivato a pochi giorni dalla partenza, per la mancanza di un proseguimento che rendesse remunerativo il collegamento aereo. Ora si riapre lo spiraglio. Staremo a vedere come andrà a finire. Ma da Sant’Egidio stavolta sono cauti: se non si chiude entro le prossime ore, salta tutto.
E CATIUSCIA MARINI DIFENDE SASE E SVILUPPUMBRIA – IL VIDEO
L’arringa della Marini Quando – dopo tanti numeri e grafici – è stato introdotto il tema ‘aeroporto’, è esplosa anche la Marini, prima chiedendo con tono deciso che i due ambiti rimanessero separati («vi diamo le notizie a patto che facciate due articoli separati»), poi ribadendo con forza che la Regione ha piena fiducia in Sviluppumbria e Sase, che l’aeroporto ha problemi a trovare compagnie che garantiscano nuovi voli ma non certo nella gestione ordinaria, che porta avanti senza contributi pubblici («mentre altri aeroporti chiedono soldi… e non mi fate fare i nomi»). Poi la frecciata ai consiglieri regionali («mi sono arrivate certe interrogazioni…») e agli assessori comunali che «fanno interviste sui giornali ma non danno alcun contributo». Riferimento a Fioroni ma anche a Leonelli, entrambi molto critici con la direzione aeroportuale umbra, dopo il caso Cobrex.
L’appello ai privati Poi la presidente si rivolge anche ai privati: «Mi riferisco in particolare a chi si occupa di turismo, che potrebbe contribuire all vita dello scalo umbro e da questo punto di vista la proposta di Mencaroni (che parlava di una ‘tassa di scopo’; ndr) sembra interessante». Fino al termine del mandato, la Regione continuerà a dare il proprio contributo – assicura la Marini – contributo che, proprio «grazie alla buona gestione Sase», può essere destinato alla promozione anziché a sanare le perdite di gestione.