Al teatro di Amelia Celestini ci riprova

Il 2 maggio sul palco con ‘Pueblo’, spettacolo rinviato il 14 marzo per un problema tecnico con l’impianto di riscaldamento

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Ascanio Celestini ci riprova. Mercoledì 2 maggio alle 20.30, al teatro Sociale di Amelia, la stagione di prosa si conclude con Pueblo, lo spettacolo rinviato lo scorso 14 marzo a causa di un problema tecnico con l’impianto di riscaldamento del teatro. L’artista, fra i più rappresentativi del teatro di narrazione, ritorna negli stessi luoghi in cui palpitava la vita della sua precedente creazione Laika: la periferia, il bar, il supermercato, il marciapiede.

La storia Violetta è una giovane donna che lavora in un supermercato. Non le piace il lavoro che fa. Lavora alla cassa dove fatica anche ad alzarsi per andare al gabinetto. Allora immagina di essere una regina. E nella sua immaginazione anche il mondo che si trova fuori dal supermercato è un reame, pieno di gente interessante che lei incontra e che le racconta storie. Una barbona che rimpiange un uomo al quale ha voluto molto bene, un africano, facchino in un grande magazzino. E poi il padre di Domenica, scomparso quando lei era molto piccola o uno zingaro che ha conosciuto quando era bambina, bambino anche lui, e che ha rincontrato da grande. Tutti questi personaggi e le loro storie interagiscono, si incrociano, soprattutto attraverso un altro personaggio chiave del racconto: una ex prostituta proprietaria di un bar di periferia, di quelli con le slot machine, dove in qualche maniera tutti finiscono.

I personaggi «A me interessava raccontare la storia di un luogo che normalmente conosciamo solo quando vi accade qualcosa di scandaloso, di tremendo, di violento – spiega Celestini – quando quello che accade, insomma, si trasforma in una notizia. E invece questo posto può essere osservato semplicemente perché esiste ogni giorno e non solo quando i fatti si trasformano in notizie. Qui abitano personaggi con un’umanità molto evidente il cui tratto principale è la debolezza. Sono deboli anche quando sono violenti, sono deboli anche quando sono cattivi, sono deboli anche quando sono colpevoli». Accompagnato dalle musiche originali composte da Gianluca Casadei, Celestini crea un nuovo ritratto dei margini della società e invita lo spettatore a identificarsi con i suoi protagonisti: personaggi che, al di là della loro particolare condizione sociale, come tutti noi, affrontano la propria condizione di esseri umani.

I biglietti si possono prenotare telefonicamente al Botteghino telefonico regionale (075.57542222), tutti i giorni feriali dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. È possibile, inoltre, acquistare i biglietti online sul sito del teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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