di S.F.
Alberi dal particolare valore ecologico, botanico, culturale e paesaggistico. Sono quelli monumentali e nel territorio comunale di Terni ce ne sono ben trentotto prendendo come riferimento l’ultimo elenco ufficiale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf). In tal senso c’è una novità che coinvolge il Comune e l’Afor: palazzo Spada mette in mano all’Agenzia regionale tutto ciò che riguarda la cura, le verifiche, la protezione e la valorizzazione delle piante. Se ne occupano in prima battuta il Rup Paolo Neri – il responsabile del servizio verde pubblico dell’amministrazione – e il dirigente Afor Andrea Marchesini.
ALBERI MONUMENTALI, A TERNI SI SFIORANO I 40

L’accordo per la cura
In sostanza l’obiettivo è mettere mano agli alberi monumentali – in alcuni casi è già successo di recente per situazioni particolari, vedasi piazza dell’Olmo – per monitorarne lo stato al fine di una verifica delle condizioni strutturali e fitosanitarie. E quindi palazzo Spada si appoggia all’Afor per migliorare «l’azione di valorizzazione e protezione». I fondi per fare l’operazione in questione li garantisce la Regione e da quanto si apprende il mirino sarebbe puntato in particolar modo proprio sugli olmi, gli alberi monumentali de La Passeggiata ed il platano di piazza della Resistenza a Piediluco.
NEL 2016 IL VIA LIBERA DELLA GIUNTA PER 42 ALBERI

Cosa farà l’Afor
L’Agenzia – si legge nello schema di accordo – si occuperà di «svolgere le attività di coordinamento generale per quel che attiene le operazioni di studio e analisi degli alberi monumentali svolte da professionisti incaricati, volte alla redazione della relativa relazione specialistica; trasmettere le relazioni specialistiche e ulteriori richieste di autorizzazione degli interventi al ministero dell’Ambiente; eseguire gli interventi atti a migliorare lo stato delle essenze monumentali, secondo le specifiche dettate dalle relazioni specialistiche (potature, strutture di sostegno, salvaguardia dell’apparato radicale ecc.; predisporre adeguata cartellonistica esplicativa delle piante e del luogo di interesse monumentale; eseguire adeguata protezione della pianta monumentale attorno o in prossimità della stessa; effettuare, se necessario, la ripulitura dell’area nei pressi dell’albero monumentale e predisporre cartellino identificativo della specie arborea su ogni singola pianta o su gruppo di essenze arboree». Il Comune, di fatto, non dovrà far altro che agevolare tutto ciò e dare l’ok agli interventi.

Gli alberi monumentali a Terni
Il record per altezza nel territorio comunale resta quello del pioppo nero in villa Centurini (33,5 metri), mentre l’albero monumentale con la circoferenza del fusto più larga risulta essere una roverella (500 centimetri) in strada di Collescipoli. Tra le piante citate nell’elenco del Mipaaf ci sono poi platani, spini di Giuda, cipressi comuni, palma gigante del Cile, lecci, cedri del Libano, olivi, gelsi e bagolari: in quest’ultimo caso uno dei due si trova in un’area a capo della Corso del Popolo S.p.A., a ridosso della ‘voragine’ di fronte al Pentagono in via Bazzani.