Amelia, alzheimer e ricerca: c’è Garage sale

Un’iniziativa per aiutare i malati di demenza: appuntamento domenica nel chiostro di San Francesco dalle 10 alle 18

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Un’iniziativa con oggetti usati per finanziare la ricerca e la cura dei malati di demenza. È stata lanciata con ‘Garage sale’ dall’associazione alzheimer di Orvieto: si svolgerà nel chiostro di San Francesco domenica dalle 10 alle 18. L’ iniziativa è patrocinata dal Comune di Amelia ed è realizzata in collaborazione con l’associazione ‘Oltre il Visibile’.

Gli appuntamenti Alle 16 è prevista l’esibizione della banda Innocenzo Ricci di Sant’Oreste, mentre alle 18.30 – sala Boccarini – dopo un incontro con i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Amelia verrà proiettato il film ‘Still Alice’, una storia incentrata proprio sul tema dell’alzheimer. Quello cinematografico di domenica sarà preceduto da altri due appuntamenti, venerdì e sabato, che l’associazione ‘Oltre il Visibile’ dedica alla malattia.

L’iniziativa ‘Garage sale’ si colloca, quest’anno, nell’ambito delle iniziative del mese mondiale alzheimer e segue di qualche giorno la partecipazione dei volontari all’evento dedicato alla malattia che fa dimenticare ospitato nella residenza ‘Non ti scordar di me’ di Castel Giorgio. L’anno scorso l’iniziativa ha permesso di ottenere mille e duecento euro.

I progetti «Grazie ai fondi raccolti nel mercatino 2014 – spiega la presidente, Gloria Vatteroni – abbiamo garantito la prosecuzione della musicoterapia a Casa Vera di Narni. Il progetto di ‘Pet Therapy’ verrà realizzato grazie al finanziamento del bando ‘8×1000’ della Chiesa Valdese e si svolgerà a partire dal prossimo anno nella residenza protetta San Giorgio di Orvieto. Il gruppo familiare alzheimer presso la Cooperativa Cipss di Narni ha trovato la partecipazione gratuita dei soci volontari dell’associazione per l’avviamento delle attività a Narni e Amelia. L’alzheimer cafè poi, gestito dalla residenza protetta ‘Non ti scordar di me’, animato dai nostri soci volontari è ormai punto di riferimento – conclude Vatteroni – per le informazioni aggiornate sulla malattia e per trovare un luogo di accoglienza e scambio di esperienze per i familiari».

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