Amministrative Foligno 2024: il centrodestra punta a vincere al primo turno

Zuccarini corre per il secondo mandato consecutivo. ‘Campo largo’ in alto mare ma con un asso nella manica

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di Giovanni Cardarello

Non solo Perugia. Si potrebbe riassumere così la trattativa in corso tra i principali partiti dell’Umbria per posizionarsi al meglio in vista delle elezioni amministrative del prossimo 8 e 9 giugno. Sì perché, una volta snodate le candidature per la poltrona di sindaco del capoluogo di regione, dove è possibile una sfida al ballottaggio tra Margherita Scoccia del centrodestra e Vittoria Ferdinandi del ‘campo largo’, c’è ancora da comporre definitivamente il quadro per gli altri 38 comuni chiamati al voto. Di cui sei sopra i 15 mila abitanti e quindi con elezione a doppio turno.

Uno dei sei comuni dove il quadro è più frastagliato è Foligno. Una città importante per la regione, la terza in termini di abitanti e sede di aziende di respiro nazionale e soprattutto del terzo polo ospedaliero. Una città dove, nel 2019, il centrodestra ha fatto il colpaccio espugnando una storica roccaforte del centrosinistra grazie all’affermazione di Stefano Zuccarini, 56% al ballottaggio contro Luciano Pizzoni. Una vittoria che il centrodestra non solo punta a ripetere, ma che vorrebbe ottenere già dal primo turno.

Lunedì 5 febbraio, secondo quanto riporta ‘Il Messaggero-Umbria‘, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Più In Alto e Foligno Civica ufficializzeranno la ricandidatura del sindaco uscente e lo faranno in modo compatto e condiviso. Un valore notevole in questa fase politica. Soprattutto se dall’altra parte, nonostante la firma del documento ‘Un patto avanti’, PD, Movimento 5 Stelle ed alleati non riescono a chiudere l’accordo unitario. Ma non solo. Oltre a non chiudere l’accordo hanno anche bruciato un nome importante, quello dell’avvocato Marco Mariani, proposto dal PD ma sul quale i contiani hanno posto la pregiudiziale dando fiato anche a chi, all’interno dell’ex partitone rosso, non era convinto della scelta. Le soluzioni in campo al momento sono due.

La prima è rivolgersi allo strumento delle primarie, come propone Foligno 2030 che, oltre ad avanzare la richiesta in via ufficiale, mette a disposizione il consigliere comunale Mario Gammarota. La seconda, ricorrere ad una candidatura civica come accaduto a Perugia e come lascia intendere possa diventare un metodo per ogni situazione, Regione Umbria compresa, Francesca Tizi. La capogruppo al Comune di Perugia del Movimento 5 Stelle, infatti, in un contesto televisivo ha lodato la scelta Ferdinandi a Perugia, sottolineando che per le regionali di ottobre apprezzerebbe molto la possibilità di veder correre il rettore dell’università di Perugia, Maurizio Oliviero.

«Lo schema è fare come partiti un passo indietro e puntare a candidature civiche», ha dichiarato con grande chiarezza. Schema, ovviamente, sovrapponibile alla risoluzione dell’impasse di Foligno. Nomi copertissimi, al momento, ma di sicuro peso. Gente in grado di bloccare la vittoria del centrodestra al primo turno e ad aprire i giochi al ballottaggio. Soprattutto se le altre forze in campo, Moreno Finamonti di La Voce di Foligno e, soprattutto Enrico Presilla per Alternativa Popolare di Bandecchi, saranno in grado di dragare quei consensi necessari ad obbligare i contendenti principali al ballottaggio. ‘Il campo de li giochi’ è in attesa dei protagonisti e la corsa alla poltrona di sindaco della città della Quintana può riaprirsi all’improvviso.

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