‘Mare Fuori’ che era in programma il 19 febbraio, ‘I Tre Moschettieri’ che si sarebbe dovuto tenere il 13 aprile e ora anche lo spettacolo circense ‘Alis New World’ che aveva tre date dal 9 all’11 maggio: annullamenti in serie per gli spettacoli in programma al palaTerni. E allora fra i cittadini ci si chiede cosa stia accadendo, se ci sia qualche motivo specifico. A spiegare la situazione è Paolo Tagliavento, amministratore unico della società Pala Ternana Eventi che gestisce l’impianto.

«Semplicemente – afferma Tagliavento – non dipende da noi. Gli spettacoli in questione sono stati organizzati e progettati dalle rispettive compagnie, noi abbiamo affittato l’impianto, come per il concerto di Francesco Gabbani ed altri eventi che si sono svolti». Sul motivo degli annullamenti: «Le produzioni – prosegue l’amministratore di Pala Ternana Eventi – nella misura in cui si rendono conto che la vendita dei biglietti non ‘decolla’, decidono di annullare le date e questo non è accaduto solo a Terni, ma anche in altre location. E non solo per ‘Alis New World’ ma anche per ‘Mare Fuori’». Stessi motivi quindi: «Si sono resi conto che il ritorno era inferiore alle attese e così hanno deciso. Ma Pala Ternana Eventi, ovvero Umbria Forum, sono ovviamente i primi ad essere danneggiati».

Sul tema intervengono anche Tributo d’Autore,
Terni Città Futura e Argoo attraverso una nota. «Cogliamo l’occasione per chiarire, innanzitutto, che gli eventi annullati non sono stati organizzati da Argoo APS e Terni Città Futura. Pur non conoscendo le ragioni di altre organizzazioni – si legge – riteniamo importante sottolineare come tali episodi rischino di compromettere l’immagine del palaTerni, una struttura che, al contrario, merita di affermarsi come punto di riferimento per la grande musica dal vivo. Proprio al palaTerni – prosegue la nota – la nostra organizzazione ha raggiunto un risultato significativo, registrando il primo sold out della struttura in occasione del concerto di Loredana Bertè. Un traguardo che dimostra come, con una programmazione di qualità e una gestione attenta, l’impianto sia pienamente in grado di ospitare eventi di grande richiamo, offrendo al pubblico spettacoli di altissimo livello. Alla luce di ciò – concludono le organizzazioni – vogliamo rassicurare la città e gli spettatori: il concerto di Francesco Renga, previsto per il 20 settembre, si svolgerà regolarmente presso il palaTerni. L’andamento più che positivo delle prevendite, siamo vicini ai mille biglietti, conferma la fiducia del pubblico, che ringraziamo sinceramente per il continuo supporto».

Registriamo anche l’intervento di Leonardo Missinato, coordinatore Forza Italia Giovani Terni e delegato nazionale per la provincia di Terni: «Tre cancellazioni nel giro di poche settimane – afferma – mettono a nudo una realtà ormai difficile da ignorare: a Terni la cultura non trova spazio. Né sul palco, né nella progettazione politica. Le motivazioni delle produzioni sono simili: vendite deboli, scarso interesse del pubblico, rischio economico troppo elevato. Ma davvero tutto si riduce a una questione di biglietti? Il problema è molto più ampio e affonda le radici in anni di immobilismo. L’ennesimo annullamento al palaTerni non è solo una delusione per chi aspettava lo spettacolo – prosegue il coordinatore di FI Giovani Terni – ma è l’immagine concreta di una città che non riesce più a offrire nulla, nemmeno quando dispone degli spazi. È grave che una struttura nuova, moderna e potenzialmente attrattiva come il palaTerni si stia trasformando in un contenitore vuoto. Ma è ancora più grave che nessuno sembri chiedersi perché questo stia accadendo. Il fatto che le produzioni annullino per mancanza di pubblico – osserva Missinato – dovrebbe essere un campanello d’allarme fortissimo. Significa che a Terni manca una comunità culturale viva, partecipe, motivata. Ma questo non è colpa dei cittadini: è colpa di chi, in questi anni, non ha investito seriamente nella cultura, non ha costruito un’identità, non ha dato continuità e credibilità agli eventi. Ci si è limitati a rincorrere l’evento spot, senza una strategia, senza una visione. Ricordiamolo con chiarezza – aggiunge l’esponente di Forza Italia -, Terni è una città che non ha nemmeno un teatro comunale. Il teatro Verdi è chiuso da anni, dimenticato. Nessun’altra città delle dimensioni di Terni vive una condizione simile. E ora, invece di sopperire con un’offerta nuova, programmata, capace di intercettare gusti diversi, ci troviamo a commentare una serie di annullamenti. È inaccettabile. È l’ennesima umiliazione».