Due 22enni di nazionalità italiana sono stati arrestati dalla polizia Stradale di Orvieto, lungo l’autostrada A1, a seguito di una truffa compiuta ai danni di una donna di Sansepolcro (Arezzo). A ricostruire l’accaduto è una nota della polizia di Stato.
«Nel pomeriggio del 7 febbraio alla sala radio giungeva la segnalazione di un’auto, forse una Skoda o una Ford, con a bordo due persone che a Sansepolcro, con il solito espediente della telefonata, avevano consumato una truffa nei confronti di un’anziana. Fingendosi un avvocato, un uomo riferiva alla signora che uno dei propri figli aveva investito e ridotto in gravi condizioni una bambina e che quindi per non farlo finire in carcere, avrebbe potuto gestire la situazione ricevendo in cambio una cospicua somma di denaro oppure il controvalore in oro o gioielli, che la donna consegnava al fantomatico legale. L’altro figlio, contattato dalla donna per informarlo sulle sorti del fratello, capiva il raggiro di cui era stata vittima la mamma e dava l’allarme».
«Da qui – spiega la polizia – l’analisi dei filmati delle telecamere comunali permetteva di osservare un paio di autovetture che, a velocità sostenuta, si allontanavano provenendo dalla zona dell’abitazione della signora. Le pattuglie della Stradale di Orvieto, che proprio pochi giorni prima avevano arrestato altri due ragazzi anch’essi di giovane età e autori dello stesso reato sempre in Toscana, riuscivano ad individuare quella segnalata dalla sala operativa. I due ragazzi identificati risultavano avere entrambi precedenti di polizia anche per truffa e venivano trovati in possesso del denaro e di alcuni monili in oro descritti dalla donna, mentre altra refurtiva veniva trovata nascosta nelle intercapedini dell’auto. Da qui scattava l’arresto per i due che venivano condotti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria competente».