Area crisi complessa, imprese al lavoro

Terni, martedì pomeriggio alla Confartigianato è stato organizzato un tavolo di lavoro per esaminare le possibilità per le micro, piccole e medie aziende locali

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‘Area di crisi complessa. Quali opportunità per le micro e piccole imprese’. Questo il titolo del tavolo di lavoro che si è tenuto nella sede della Confartigianato di Terni, martedì pomeriggio. L’iniziativa era finalizzata a esaminare tutti gli scenari e le possibilità che le risorse, destinate all’Area di crisi complessa, possono aprire alle Micro, piccole e medie imprese locali. Durante l’incontro, inoltre, sono stati analizzate e prese in considerazione anche le modalità di realizzazione dei progetti proposti.

Partecipanti Sono stati chiamati a intervenire i principali stakeholder del territorio. Presenti Mauro Agostini, direttore generale Sviluppumbria, Luigi Rossetti, direttore regionale Sviluppo economico e attività produttive, Giuseppe Flamini, presidente della Camera di Commercio di Terni, Marco Tili, direttore generale di Gepafin e Mauro Franceschini, presidente provinciale della Confartigianato. Per le conclusioni è arrivato anche Fabio Paparelli, assessore alle Politiche per la competitività e crescita del sistema economico-produttivo regionale.

ROSSETTI E FRANCESCHINI SPIEGANO COSA È EMERSO DAL TAVOLO – VIDEO 

Il tavolo L’incontro di questo pomeriggio è stato l’occasione per iniziare a parlare dei progetti che possono essere messi in campo. Il vero e proprio tavolo tecnico però partirà da lunedì 7 marzo, dopo la nomina del gruppo di coordinamento. Inizierà poi la seconda fase del percorso che prevede la raccolta delle proposte per la riconversione e riqualificazione delle imprese. «Quando parliamo di riqualificazione – tengono a precisare dalla Confartigianato – ci riferiamo a quella parte dell’azienda che porta un indotto». Una volta approvati i progetti, ci sarà la firma della Regione.

Le piccole imprese Flamini ha tenuto molto a rimarcare il fatto che in Umbria la maggior parte delle imprese sono di piccole o medie dimensioni e quindi bisogna mirare alle problematiche di questo tipo di aziende. Molto spazio, infatti, è stato dato agli impresari che hanno cercato di capire se conviene loro unirsi e quanto dovrebbero investire nel caso di collaborazione.

I progetti sono orientati verso la chimica verde, la metallurgia e l’industria 4.0, ma si è discusso molto anche di agricoltura e del settore alimentare. Altro punto fondamentale è stato l’efficientamento energetico perché tutti i progetti puntano a essere innovativi e quindi batteranno questa strada. Affinché il tutto si realizzi però è fondamentale seguire dei processi all’insegna della semplificazione burocratica e della promozione e comunicazione.

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