L’allarme lo aveva lanciato il consigliere comunale ternano del Pd Michele Pennoni – poi c’era stata pure una lettera anoninima, ma quella non conta – dicendo di avere «il timore che in quesi giorni si stia ‘spogliando un altare’ a Terni, per ‘vestirne’ un altro, a Perugia, Con il rischio che la seconda città dell’Umbria perda un altro pezzo importante della sua memoria storica. Stavolta dedicata alle questioni ambientali».
La biblioteca Pennoni partiva dal fatto che sabato prossimo, in occasione delle celebrazioni per la ‘Giornata mondiale dell’ambiente’, a Perugia, sarà inaugurata la Biblioteca ambientale, nata dalla collaborazione tra il Comune di Perugia e Arpa Umbria. Una biblioteca che viene presentata come specializzata sulle tematiche dell’ambiente e dell’ecologia, che comprenderà volumi resi disponibili dalla stessa Arpa, sia di carattere divulgativo che tecnico. Il fatto è, dice Pennoni, «che una biblioteca simile c’era già, in Umbria, quella della sede ternana di Arpa, che la descrive come “specializzata nelle materie oggetto delle attività di Arpa Umbria (tematiche di scienze dell’ambiente), in particolare controllo e monitoraggio dei fattori chimici, fisici e biologici d’inquinamento delle matrici ambientali, questioni energetiche (fonti, impianti, edifici), biodiversità, agricoltura, economia, diritto, scienze sociali, educazione ambientale, nonché letteratura, cinema e documentari in tema ambientale. O almeno c’era».
Il sindaco Tanto che, diceva Pennoni, «ho chiesto al sindaco e alla giunta comunale, attraverso un’interrogazione, di sapere se si tratta di un trasferimento temporaneo e la data esatta della ricollocazione al loro posto, che non può evidentemente superare il tempo delle celebrazioni previste a Perugia tra il 4 e 6 giugno 2016». Mentre se si trattasse di un trasferimento a titolo definitivo «chiedo di conoscerne il motivo che lo ha determinato, come questo sia stato deciso, in quale sede e in virtù di quale progetto quali siano allora i titoli e le sezioni con i quali si intende reintegrare la biblioteca di Terni se sono già stati acquistati o è già stato preso un impegno di spesa».
L’Arpa L’Agenzia regionale per la protezione abientale fa invece sapere che «l’abbandono della biblioteca di Terni è notizia priva di qualunque fondamento». E specifica che «investirà nel 2016 circa 10 mila euro per l’acquisto di nuovi testi avendo già aumentato le giornate settimanali di apertura (da 4 a 5). In questo contesto, il Comune di Perugia, nei mesi scorsi, ha proposto ad Arpa di istituire una succursale della propria biblioteca presso San Matteo degli Armeni. L’Agenzia, dopo attenta valutazione organizzativa ed economica (è tempo di spending review) ha accettato la proposta, che arricchisce l’offerta formativa di Arpa stessa. Il Comune, a tale scopo, ha messo a disposizione anche il personale necessario alla gestione».
«Multisito» Come già nel caso del laboratorio, chiarisce Arpa, «la biblioteca diventa multisito. Analizzando il grado di utilizzo dei testi e le specificità ambientali della Conca ternana e dell’ambito perugino, Arpa ha deciso di concentrare a Terni quanto inerente le matrici ambientali, i fenomeni di inquinamento, le relazioni con lo stato di salute delle popolazioni. A Perugia si concentreranno testi e iniziative riguardanti la sostenibilità dello sviluppo; dalla biodiversità all’economia circolare. Al fine di attrezzare e di reperire spazi sufficienti alla collocazione definitiva nella sede ternana dell’Archivio Bosco, si è dovuto trasferire a Perugia circa un decimo dei volumi presenti».