Arrone: rapina Conad. ‘Fine corsa’ anche per il terzo membro della banda

I carabinieri lo hanno arrestato giovedì a Terni. Si tratta di un 24enne di origini libiche con svariati precedenti alle spalle

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Ha destato particolare allarme sociale l’efferata rapina consumata nella tarda serata dello scorso 8 aprile all’interno del Conad City di via Marconi ad Arrone (Terni), ad opera di tre individui con volto parzialmente coperto, compiuta con particolare violenza nei confronti del titolare che, picchiato, era finito in ospedale. Subito dopo la richiesta d’aiuto al 112, la centrale operativa dei carabinieri di Terni aveva inviato sul posto le pattuglie per i necessari approfondimenti.

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La ricostruzione

Sul posto, i militari del Nor della Compagnia di Terni avevano iniziato a ricostruire la dinamica degli eventi e ad acquisire gli elementi necessari per avviare le indagini. Poco distante dal luogo della rapina, era stata recuperata una parte dell’abbigliamento utilizzato dai malviventi. Grazie alla preziosa collaborazione di alcuni testimoni, in meno di 24 ore due dei tre rapinatori erano stati identificati e quindi arrestati. Poco dopo le ore 14 del 9 aprile, a distanza di meno di venti ore dal grave fatto, i due varcavano – manette ai polsi – i cancelli del carcere di Terni.

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Trovato

A quel punto l’attenzione dei carabinieri si è focalizzata sul terzo elemento della banda, ancora da identificare. Le attività investigative hanno consentito, circa una settimana dopo la rapina, di iindividuarlo. Si tratta di M.M., 24enne di origini libiche, in Italia senza fissa dimora e solito aggirarsi nei pressi di un locale di largo Don Minzoni (piazza dell’Orologio, ndr). Anche lui con precedenti specifici per rapina, lesioni, spaccio di droga nonché un Daspo urbano dai locali di Terni.

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Arrestato

Giovedì pomeriggio, a fronte dei «gravi indizi di colpevolezza raccolti dai militari, della spiccata capacità delinquenziale e la straordinaria aggressività nonostante la giovane età del criminale», essendo state ritenute rilevanti le esigenze cautelari, il gip del tribunale di Terni ha emesso a suo carico un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Misura eseguita dagli stessi carabinieri nei pressi del locale citato. Ora si trova in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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