Asm-Acea, la preoccupazione dell’Ugl: «Manca il piano industriale»

A oltre un anno dall’acquisto delle quote da parte della società romana scatta l’interrogazione al sindaco della cCapitale 

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C’è «profonda preoccupazione», da parte dell’Ugl Partecipate Servizi Ambientali per i lavoratori dell’Asm di Terni, a causa della «situazione incerta» dovuta all’acquisto delle quote da parte del 45% delle quote della ex municipalizzata da parte di Acea spa. Tale acquisto, avvenuto ormai più di un anno fa, ad aprile 2023, «non è stato mai esplicato tramite un piano industriale chiaro – scrive il vice segretario nazionale Ugl Psa, Roberto Bussolotti – che abbia potuto dare tranquillità sui livelli occupazionali e o eventuali investimenti nel comparto ambientale». E non sono mai stati convocati tavoli di confronto con le parti sociali.

Per questi motivi è stata presentata «un’interrogazione parlamentare da parte dell’onorevole Fabrizio Santori della Lega, per ottenere informazioni che possano rassicurare le maestranze tutte, sia di Acea che di Asm Terni per il loro futuro occupazionale e per il giusto sviluppo delle medesime aziende». Santori è consigliere comunale dell’assemblea capitolina e la sua interrogazione è stata indirizzata a sindaco e assessore competente del Comune di Roma. Qualora non arrivassero «risposte certe o di natura dilatoria», l’Ugl Psa si dice pronta «a porre in essere tutte le possibili forme di protesta per la tutela dei livelli occupazionali ancorché forme di disapprovazione di vario livello e soprattutto pronta a portare i dipendenti davanti al Campidoglio per manifestare ed ottenere ciò che di diritto spetta: la sicurezza del futuro».

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