Il giorno tanto atteso è arrivato. Angela Merkel sabato mattina è giunta nella città Serafica, unitamente al presidente della Colombia Juan Manuel Santos – già nobel per la Pace nel 2016 – per ricevere in dono dai frati del Sacro Convento di Assisi, la ‘lampada della pace’.
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Il saluto del custode Padre Mauro Gambetti ha accolto così la cancelleria tedesca: «Signora Angela, la sua presenza qui oggi, nel luogo che custodisce le spoglie mortali ed il carisma di Francesco, nella città della pace e del dialogo, è un attestato di valori che ci accomunano: il rispetto e la promozione della persone e della sua libertà, lo sforzo per costruire comunità capaci di accogliere e valorizzare le differenze, l’opera per la pace e l’impegno per custodire la casa comune. […] La lampada che le consegniamo è la luce che promana dalla tomba e dalla testimonianza di Francesco, fratello di tutti: una luce che trasmette energia vitale e speranza».
«Costruiamo la pace» Nel suo discorso all’interno della basilica superiore di Assisi, Angela Merkel si è rivolta così ai presenti: «Per me è un grande onore ricevere la lampada della pace dal presidente Santos, però anche un impegno. Francesco è il santo più famoso della chiesa cattolica, che come giovane festeggiò la vita per poi fare un cambiamento radicale per seguire Cristo. Si è rivolto agli uomini, indipendentemente dalla loro origine. Ha sfatato i tabù della società, abbracciando gli altri. L’Italia è stato una dei paesi fondatori dell’Ue, per questo da qui bisogna partire per costruire la pace».
LA VISITA DELLA CANCELLIERA TEDESCA – IL VIDEO
Impegno per i rifugiati Presente alla cerimonia anche il presidente del consiglio Paolo Gentiloni che ha incontrato privatamente la Merkel a margine della cerimonia. I due premier, prima del pranzo nel refettorio del Sacro Convento, hanno parlato di fronte a circa duecento giovani all’interno del salone papale. La ‘lampada della pace’, nel corso degli anni, è stata consegnata a personalità come Lech Walesa, il Dalai Lama, Mikhail Gorbaciov. Sabato il ‘passaggio di testimone’ fra il presidente Santos e la cancelliera Merkel a cui è stato riconosciuto l’impegno in favore dei rifugiati.
Padre Enzo Fortunato Così il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato: «Un incontro inedito, quello di oggi ad Assisi, fra Angela Merkel e Manuel Santos: la Colombia non fa parte dei vari organismi internazionali, come il G8 o il G20, in cui si decidono o si correggono le grandi linee della globalizzazione; la Germania è fortemente impegnata in una partita sull’Europa, il cui esito può risultare decisivo per gli equilibri futuri fra le varie super potenze mondiali. Un bilaterale inedito, appunto, fra due Paesi collocati nel Nord e nel Sud del mondo, ma i cui confini oggi appaiono effimeri di fronte a una sete – questa sì globale – di giustizia sociale, di affermazione della dignità umana, di solidarietà».
Il presidente Santos Il presidente colombiano, Manuel Santos, nel suo saluto ai giovani ha ricordato che «non sempre le cause più giuste, più umane, sono le più popolari, ma sono le uniche per le quali vale la pena lottare. Lo dico anche perché io l’ho vissuto sulla mia pelle».
Il sindaco di Assisi «Questo è un giorno fondamentale – sottolinea il sindaco di Assisi Stefania Proietti – nel corso del quale auspichiamo che la terra umbra possa sostenere il credo umano dei potenti così da scuotere le coscienze su argomenti cruciali come la politica economica, il lavoro, l’ambiente, il futuro dei giovani. La presenza ad Assisi della signora Merkel e del presidente Santos, come ‘testimoni’ della Lampada della Pace, è un passo importante a favore dei processi di costruzione di pace. La consegna della lampada della Pace ad una grande figura politica femminile, ad una donna leader della politica internazionale, è segno di grande speranza affinché la luce della Pace illumini il mondo».