Assisi, Guarducci: «Resto Assessore»

Con il suo solito stile, l’assessore alla Cultura annuncia la decisione con un video su Twitter: «Qua la mano»

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Tutti aspettavano il consiglio comunale per conoscere le decisioni di Eugenio Guarducci sulle sue paventate dimissioni – dopo le polemiche per il post sessista sui social – ma era palese che l’assessore, che non fa parte del consesso civico, essendo stato nominato in giunta dalla sindaco Stefania Proietti, non si sarebbe fatto vedere. E così è stato.

Un cinguettio per annuncio Guarducci parla soprattutto sui social. Col suo stile, provocatorio e divertente. Senza dubbio non banale. È stato così per il post che lo aveva messo mediaticamente in difficoltà, è stato così con l’annuncio del ritiro delle dimissioni. Prima una puntualizzazione: «Non sono stato eletto ma nominato. Solo il Sindaco doveva conoscere le mie ragioni», a commentare alcuni editoriali che criticavano il suo atteggiamento misterioso. Poi, l’annuncio di una svolta imminente (nel marketing, disciplina che l’architetto con la passione della comunicazione conosce e adopera bene, si chiama teaser), con la foto di un tavolo che «attendeva risposte». Infine il video – con lo stesso tavolo di sfondo – e mani che si sovrappongono come a rinnovare un patto: «Tutti per uno, uno per tutti». E, c’è da giurarlo, la mano femminile era quella della sindaco. 

L’ammissione di colpa «Non sono estraneo agli sbagli e chi mi conosce bene sa che sono in grado di riconoscerli anche quando scaturiti da continue e volgari provocazioni che mi auguro di non avere più l’occasione di commentare in solitaria e imbarazzante contemplazione né in cima ad un monte né in fondo ad un post su Facebook. Ero già legato affettivamente a questa meravigliosa città già prima di essere nominato assessore. Oggi non faccio alcuna fatica a confessare di essermene profondamente innamorato. Grazie sindaco per la rinnovata fiducia. Andiamo avanti. Con coraggio, con lealtà. Qua la mano!». E di seguito l’immagine delle mani che si stringono.

La lettera Ma, volendo, l’assessore sa anche usare metodi più tradizionali. Ed ecco quindi la lettera con cui annuncia il ritiro delle dimissioni, «a seguito degli utili approfondimenti intercorsi in questi ultimi giorni che hanno doverosamente coinvolto anche le forze politiche che appoggiano la Giunta Comunale di Assisi e in considerazione delle ampie rassicurazioni che ho ricevuto sulla possibilità di lavorare in piena armonia».

Le spiegazioni «A favore di questa convinta decisione -prosegue la missiva – non sono estranee anche le numerose e positive testimonianze che ho ricevuto in questi giorni da parte di diversi soggetti della vita culturale, politica, sociale ed economica di Assisi ai quali va il mio sincero ringraziamento. Ma ringrazio anche coloro che, attraverso il loro garbato e mistico silenzio, il loro vivace e prematuro gioire, mi hanno chiarito ancora meglio il complicato quadro e la stimolante prospettiva di lavoro che avrò difronte a me. Il mio ruolo di Assessore tecnico continuerà ad essere interpretato con la massima diligenza ed impegno per il bene di Assisi».

Proietti: «Un nuovo sprint» Il sindaco esprime «grande soddisfazione per il nuovo sprint che questa forte conferma imprime alla nostra amministrazione». Poi, a proposito delle polemiche, ha definito «azzardato paragonare Assisi a Terni» sulle autorizzazioni per gli eventi come Universo Assisi, che comunque per Stefania Proietti è stata «un successo».

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