di Francesco Maria Ferranti
Consigliere comunale Forza Italia (Terni) e vice presidente della Provincia di Terni
Il ministro dell’Industria Adolfo Urso ha fatto sapere che è ripreso il cammino per arrivare alla firma dell’Accordo di programma tra Ast, istituzioni locali e Governo nazionale. Negli ultimi mesi ho più volte sollecitato, anche in linea con le posizioni dei sindacati, l’opportunità di concludere in tempi il più possibile celeri, la sigla di tale accordo.
Difatti voglio ribadirlo nuovamente con decisione, un’industria energivora e pesante che, pur nel rispetto delle autorizzazioni ambientali e nel rispetto delle norme sulla sicurezza nel lavoro, ha un impatto ambientale ed espone comunque i lavoratori a condizioni più usuranti e complesse che in altri contesti professionali, deve far sapere alle istituzioni locali e al Governo quali strategie e attività vorrà mettere in campo per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale che il territorio paga e rafforzare il più possibile le condizioni di sicurezza per i dipendenti.
Tutto ciò al netto dei proclami della giunta regionale che ha dimostrato di essere totalmente a digiuno di programmi per incidere a favore della sigla dell’Accordo e per avviare rapporti costruttivi con Ast, al pari dei ‘numeri al lotto’ annunciati sui disavanzi della sanità, al contrario della solerzia e maestria con cui mettono le mani nelle tasche degli umbri
Intenderò, sia in consiglio comunale che in consiglio provinciale, presentare due atti di indirizzo con i quali dare, possibilmente all’unanimità, un mandato forte al sindaco/presidente della Provincia affinché si costruiscano i presupposti necessari a concludere questo percorso. Ritengo doveroso che le istituzioni – Comune e Provincia – siano in primissima linea, poiché Ast è un’industria di interesse nazionale, la principale realtà economica umbra, ma è in primo luogo un’industria del territorio ternano.
A questa realtà, anche con gli indotti, è legata la nostra economia, ma anche perché Terni e i ternani scontano le conseguenze di impatto ambientale. Va in tal senso ricordata l’esigenza di mettere in sicurezza la discarica di Valle che è prossima all’esaurimento ed è una partita dove Comune e Provincia possono e devono recitare un ruolo da protagonisti nell’interesse generale.