La questione Acciai Speciali Terni, con lo stop di un forno per una settimana dal 24 al 30 settembre a causa dei costi energetici, torna sul tavolo della Regione: lunedì pomeriggio la governatrice Donatella Tesei ha tenuto un incontro con il vicesindaco di Terni Riccardo Corridore, la presidente della Provincia Laura Pernazza e le organizzazioni sindacali di categoria sulla questione costi dell’energia per la produzione siderurgica e le ricadute sul piano industriale dell’acciaieria.
A riferirne l’esito sono, in una nota, le segreterie territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uil, Fismic e Ugl metalmeccanici. «L’incontro – si legge – è stato interlocutorio dove le istituzioni locali di fatto hanno confermato quanto affermato dal ministro Urso in sede di interrogazione parlamentare, ovvero che il governo non può intervenire direttamente sui costi energetici, al netto delle interlocuzioni della presidente Tesei con Enel che ha confermato la possibilità solo di accordi commerciali».
Le organizzazioni sindacali hanno ribadito «che è finito il tempo dei buoni propositi e richiesto in tempi rapidi un chiarimento con tutti gli stakeholder sul tema, fino ad arrivare alla presidenza del Consiglio dei ministri. Altresì, esprimiamo grande preoccupazione sul futuro del sito anche a fronte delle fermate impiantistiche che l’azienda ha dichiarato con l’apertura della cassa integrazione ordinaria per 200 persone e la contestuale lavorazione di bramme prodotte al di fuori dello stabilimento ternano. È indispensabile in questa fase chiarire gli impegni di Arvedi su Ast rappresentati il 1° aprile 2022 in termini di assetti, investimenti, produzioni di inox, fucinati, tubi e i relativi livelli occupazionali diretti e dell’indotto».
Per questo le organizzazioni sindacali hanno sottolineato alle istituzioni le «perplessità sul piano di rilancio del Tubificio che altro non è, invece, che un nuovo ridimensionamento», preoccupazioni condivise da tutto il tavolo istituzionale. «C’è bisogno di tempi celeri e certi – concludono – per ciò che rappresenta Ast nel territorio in termini sociali ed economici, per questo è indispensabile un’interlocuzione con il Governo che veda presenti le organizzazioni dei lavoratori che deve portare a conclusione l’Accordo di programma e il piano industriale nella sua interezza».